• 15 Giugno 2025
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Tula, concluso il progetto di educazione sportiva “MovimEnTULA”

Movimentula
L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale e condotta dal dottor Cattari, ha coinvolto atleti, famiglie, tecnici e dirigenti in un percorso di crescita personale e sociale.

TULA | 14 giugno 2025. È stato archiviato nei giorni scorsi con una partecipata giornata all’aperto il progetto “MovimEnTULA – Psicologia dello Sport per la comunità di Tula: prestazione, educazione e inclusione”. L’iniziativa, articolata in sei appuntamenti, ha coinvolto tutta la comunità, in particolare giovani atleti, famiglie, tecnici e dirigenti sportivi. Ideato e condotto dallo psicologo dello sport e psicoterapeuta Manolo Cattari, l’articolato e innovativo percorso si è avvalso della collaborazione attiva delle associazioni sportive locali e del costante supporto dell’Amministrazione comunale, presente in tutte le fasi dell’evento.

Le prime cinque giornate sono state dedicate a momenti formativi con incontri su temi quali: il ruolo educativo di tecnici, dirigenti e genitori nello sport; la gestione delle emozioni e della prestazione negli atleti; la relazione tra squadra, allenatore e atleta; l’inclusione sociale attraverso lo sport; la costruzione condivisa di un piano d’azione per il benessere sportivo della comunità. Grazie a una metodologia attiva e partecipata – che ha incluso lavori di gruppo, simulazioni, tecniche di rilassamento e visualizzazione, esercizi di team building – i partecipanti hanno acquisito strumenti concreti per promuovere uno sport sano, consapevole e accessibile.

La giornata conclusiva ha coinvolto oltre 50 bambini e ragazzi in un evento all’aperto caratterizzato da attività pensate per coniugare educazione, inclusione e consapevolezza. Tra le proposte: il “calcio bendato” e un laboratorio di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation). Nella prima attività hanno giocato indossando una benda sugli occhi per vivere un’esperienza di fiducia e sperimentare cosa significa muoversi nel mondo con una disabilità visiva. Un modo per riflettere su empatia, comunicazione e rispetto. La seconda proposta ha visto invece i ragazzi impegnati in un laboratorio pratico di primo soccorso, guidato da due campioni autistici del progetto Albatross, atleti di livello nazionale nel nuoto. I due istruttori non solo hanno offerto una dimostrazione pratica sulle manovre salvavita, ma hanno anche condiviso le loro storie personali di sport, resilienza e autonomia, lasciando un segno profondo in tutti i presenti.

«Non è stato un progetto sullo sport, ma uno sport vissuto in prima persona come esperienza di crescita, incontro e consapevolezza», ha sottolineato il dottor Cattari, ringraziando al contempo le associazioni sportive di Tula per l’impegno, il Comune per il sostegno e tutti i partecipanti per l’entusiasmo e l’apertura dimostrata.

Soddisfatta anche l’Amministrazione comunale, sicura che MovimEnTULA abbia lasciato «una comunità più unita, consapevole e pronta a promuovere uno sport che include, educa e ispira. Un modello replicabile anche in altri territori». «Questo progetto – ha concluso il delegato allo Sport Alessandro Pintadu – ha mostrato il valore sociale ed educativo dello sport. È stato emozionante vedere la partecipazione attiva di famiglie, ragazzi e realtà sportive del territorio. Tula ha saputo fare squadra, dimostrando di essere una comunità viva e inclusiva, capace di costruire futuro».

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