Olbia. I Carabinieri lo bloccano con il taser dopo un’aggressione e subito dopo muore in ambulanza

L’uomo, secondo quanto riferisce il Sic, avrebbe aggredito i Militari, che sono stati costretti a utilizzare la pistola laser per immobilizzarlo. La Procura di Tempio Pausania ha intanto aperto un fascicolo sull’accaduto.
OLBIA | 17 agosto 2025. Sarebbe morto per un arresto cardiaco, durante il trasferimento al Pronto Soccorso, Giampaolo Demartis, il 57enne originario di Bultei fermato ieri sera a Olbia dai Carabinieri della Sezione Radiomobile. I Militari sono intervenuti su richiesta di alcuni cittadini nel rione di Santa Mariedda perché l’uomo, fuori si sé, stava importunando pesantemente i passanti. Arrivati sul posto hanno cercato di tranquillizzarlo, «ma nonostante i ripetuti inviti alla calma – riferisce in una nota il Sindacato Indipendente Carabinieri (SIC) –, si è scagliato con inaudita violenza contro i Militari, colpendo uno di loro al volto e causandogli lesioni tali da richiedere il trasporto in ospedale». Per porre fine all’aggressione e immobilizzarlo, i Carabinieri sono stati costretti a utilizzare il taser in dotazione. Affidato al personale del 118 per essere accompagnato al Giovanni Paolo II, il 57enne è stato colto da un improvviso malore ed è deceduto durante il tragitto verso l’ospedale, nonostante l’intervento di rianimazione da parte dei sanitari.

Alla luce di quanto accaduto, il SIC ritiene che i Carabinieri «abbiano agito con professionalità», attenendosi alle procedure operative previste in questi casi, ossia davanti a «soggetti che versano in grave stato di alterazione psicofisica e che pongono in essere comportamenti altamente pericolosi per la collettività».
Il Sindacato fa sapere inoltre che chiederà l’attivazione della tutela legale prevista dal pacchetto sicurezza, affinché i colleghi non «debbano sostenere alcuna spesa nell’esercizio del diritto di difesa» nel corso del procedimento giudiziario. Pur riconoscendo che si tratti di un atto dovuto, il SIC confida pienamente nel lavoro della Magistratura e diffida «sin da subito “i non addetti ai lavori” dal pronunciare sentenze, ancorché di colpevolezza, senza che l’Autorità Giudiziaria si sia pronunciata».
Intanto, la Procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta e nei prossimi giorni sul corpo del 57enne sarà eseguita l’autopsia.

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