• 23 Novembre 2025
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Buddusò, il nuovo “Re di Tandalò” è Pierre-Louis Loubet

Podio Tandalo 2025
Il pilota corso si riscatta dopo una cronoscalata sfortunata e conquista il “Manscione” finale per 9 decimi su Pontus Tidemand, più veloce nella gara. Sul podio l’alfiere ACI Team Italia Valentino Ledda. Quirico Fundoni vince il Trofeo d’Italia, con al secondo posto il quindicenne Bernardo Bitti.

BUDDUSÒ | 23 novembre 2025. Il nuovo Re di Tandalò è il corso Pierre-Louis Loubet. L’ex campione WRC2 e già pilota ufficiale M-Sport nel mondiale rally ha scritto oggi il proprio nome nell’albo d’oro della competizione organizzata da Tandalò Motorsport e drivEvent Adventure corsa quest’anno anche con la neve, caduta nella giornata di sabato.

Il figlio di Yves, ex pilota Lancia negli anni Ottanta, ha portato in gara una Toyota GR Yaris Rally2 preparata da Delta Rally navigato da Jean Francois Mancini. 3’13.77 il suo miglior tempo, registrato proprio nel “Manscione” che gli è valso la corona di Re. Un bel riscatto per lui, che a causa di una foratura non era riuscito a contrastare Pontus Tidemand nella cronoscalata. Lo svedese, campione WRC2 2017, ha infatti conquistato il successo nelle cinque manches con la Skoda Fabia RS Rally2 sempre preparata dal team veneto, ma nel “Manscione” si è fermato a 9 centesimi dal successo lasciando a Loubet lo scettro. Navigato da David Mattias Olsson, al quale è andato il premio navigatori dedicato alla memoria di Nicola Imperio, Tidemand si è confermato uno dei protagonisti assoluti del weekend.

Tandalo 2025 Loubet Mancini
Loubet-Mancini su Toyota GR Yaris Rally2 (foto Zidda-Panu)

«Ci siamo riscattati – ha detto Loubet – siamo stati costantemente veloci, con quattro migliori tempi su sei salite complessive. Un peccato per quella foratura che abbiamo accusato già nella discesa in trasferimento prima di arrivare in prova speciale alla quarta manche. È stato un bel weekend, evento davvero divertente. Spero di tornare, magari questa volta con un kart cross».
«Peccato non aver fatto en plein – ha concluso Tidemand – ma è stato bello battagliare con Pierre-Louis, sembrava un po’ di essere in una gara del mondiale. Grazie agli organizzatori, un evento da disputare almeno una volta».

Tandalo 2025 Tidemand Olsson
Tidemand-Olsson su Skoda Fabia RS Rally2

Terzo posto sia nell’ultima infuocata manche per il titolo di Re che nella cronoscalata per il pilota sardo di Burgos Valentino Ledda, con Claudio Mele alle note. Il portacolori del progetto ACI Team Italia, al termine di una stagione in Rally3, ha debuttato sulla Skoda Fabia RS Rally2 in un evento che ha sempre valso tanto per lui ed ha raccolto due podi di grande valore. Ledda ha conquistato anche il risultato Under 25. «Sono contento – ha detto al termine –, ci abbiamo provato forte, ma gli avversari erano davvero molto forti. Ho trovato grande feeling con la Skoda Fabia RS e ringrazio Delta Rally per il lavoro che hanno svolto durante il weekend. Grazie anche a tutto il pubblico che ci ha sostenuto, è stato magico ancora una volta».

Tandalo 2025 Ledda Mele
Ledda-Mele su Skoda Fabia RS Rally2 (foto Zidda-Panu)

Al quarto posto il funambolico pilota norvese Henning Solberg, navigato dalla moglie Maud sempre su Toyota GR Yaris Rally2. Quinto l’italiano Alberto Battistolli, con Simone Scattolin, sulla Skoda Fabia RS Rally2 che utilizzerà anche la prossima settimana al Rally del Brunello, finale del Campionato Italiano Rally Terra.

Nella cronoscalata in categoria atipica e sperimentale tante le soddisfazioni raccolte. Rosario Corallo ha svettato tra le auto storiche con la Lancia Delta replica Rallye Sanremo 1989 del Team Autoservice Sport, risultato bissato anche dalla figlia del Trofeo d’Italia nella sua categoria. Consueta tripletta spagnola made in Yacar nella categoria kartcross. Antonio Lence Lopez ha svettato, ma la sua non è stata un’affermazione perentoria e si è giocata sul filo dei secondi. Dominguez Dario Calvino ha chiuso infatti a soli 3.1 secondi, mentre Javier Queijo Ramilo ha completato il podio a 6 secondi. In categoria Slalom 5.4 secondi hanno separato alla fine il sassarese Roberto Stoccoro, su Fiat Uno, contro Ignazio Marcello Boi su Fiat 600. Infine tra i Fuoristrada successo mai in discussione per Duilio Lonardi ed Erika Incerti su Maverick Can-Am.

Nel femminile applausi per Virginia Moncini, navigata per la prima volta da un orgoglioso papà Bernardo su Mitsubishi Lancer Evo IX. Stefano Marrone e Stefano Pudda hanno invece alzato la coppa tra i piloti buddusoini, con la Skoda Fabia R5 (Team Autoservice Sport).

Anche il primo Trofeo d’Italia è andato ad un pilota di Buddusò, Quirico Fundoni (ASD Salita di Tandalò) che ha coronato la gara di casa con il migliore risultato possibile. Fundoni si è saputo distinguere alla grande contro gli specialisti della velocità su terra, beffando Simone Firenze (GMN/Novara Corse) che a causa di una foratura ha dovuto dire addio ai sogni di gloria dopo una corsa che lo ha visto assolutamente protagonista dalla prima all’ultima manche. Grande prestazione per il quindicenne Bernardo Bitti. Il pilota di Benetutti portacolori del Team Autoservice Sport, alla prima esperienza a Tandalò, ha rimontato dalla quinta posizione salendo sul secondo gradino del podio con una domenica strepitosa che lo ha visto vincere Manche 4, vincere l’Under 25 e poi beffare il piacentino Christian Tiramani con il kartcross Planet. Tra Bitti e Tiramani solo 79 centesimi. Fundoni si è fregiato anche del successo tra i piloti buddusoini, che da queste parti a volte vale più di mille vittorie.

Tandalo 2025 Quirico Fundoni
Quirico Fundoni (foto Zidda-Panu)


Proprio nel finale si sono rimescolate le carte dell’assoluta, dato che le due manche della domenica, corse in condizioni più tradizionali, hanno abbassato i tempi e livellato la sfida sportiva. il Trofeo d’Italia non si assegnava alla meglio delle quattro manche, quindi con uno scarto, ma con tutte le cinque manche valide. Al quarto posto ha chiuso Giuseppe Bitti (Yacar/ABC Motor Sports) davanti ad un super Lorenzo Ruiu che, quinto assoluto (Yacar/Team Autoservice Sport) ha siglato la migliore prestazione del Trofeo in 3’26.120 vincendo l’ultima manche.

Venendo ai Gruppi del Trofeo d’Italia, successo per il nuorese Andrea Sedda in Gruppo 1 Turismo 2000 con la sua Fiat Uno, mentre in Gruppo 2 Tax ha spopolato la muscolosa Mitsubishi Lancer Evo IX di Natale Casalboni (TBA Racing). Menzione speciale per il giovanissimo Aronne Solinas di Pattada. A soli 13 anni con il kartcross Yacar preparato da papà Giacomo ha conquistato la categoria Junior per le vetture tubolari spinte da motore motociclistico ed ha centrato la top ten assoluta con l’ottavo posto, per la soddisfazione del Team Autoservice Sport. Arianna Corallo ha conquistato la classifica femminile con la bella Lancia Delta (Team Autoservice Sport).

«Un’edizione incredibile – hanno commentato Gigi Satta, presidente di Tandalò Motorsport e Rudy Briani di drivEvent Adventure – non ci siamo fatti mancare davvero niente. La neve di venerdì e il percorso innevato di sabato mattina sono stati una discreta sorpresa, le foto un po’ scandinave hanno fatto il giro del mondo e credo che tutta la nostra squadra abbia lavorato al meglio riuscendo a garantire uno spettacolo senza pari, che prosegue la tradizione della Cronoscalata su Terra di Tandalò. Un grande grazie al Comune di Buddusò, alle istituzioni coinvolte, ai nostri partners, alle Forze dell’Ordine ed ai tanti amici che hanno collaborato fattivamente a questa edizione. Se ve la siete persa non vi preoccupate: vi aspettiamo tutti per l’edizione del decennale, a novembre 2026».

Da sottolineare infine anche le parole di Miki Biasion, partecipante d’eccezione di questa edizione al volante della Lancia Ypsilon HF Rally4 ufficiale navigato da Michela Imperio, figlia del compianto Nicola ideatore, insieme ad Antonello Biancu, dell’evento a Tandalò. Il due volte campione del mondo, ultimo pilota italiano a conquistare lo scettro iridato, ha avuto parole di grande valore per la manifestazione: «Mi sono divertito davvero tantissimo. In molti mi avevano parlato di Tandalò e sono davvero molto felice di avere potuto partecipare quest’anno e farlo insieme a Michela ha aggiunto valore ed emozione. Abbiamo vissuto un weekend di passione, sostenuti da un pubblico caloroso come quello sardo».

Feminas In Gara

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