• 14 Luglio 2025
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Cabras, sorpreso a pescare ricci nell’Area marina protetta del Sinis: denunciato

Riccio di mare Cabras

CABRAS. Nella giornata di ieri, nel corso di un servizio congiunto teso alla prevenzione e repressione delle violazioni nell’Area Marina Protetta del Sinis – Isola di Mal di Ventre, personale Forestale della Base Navale e della Stazione Forestale di Oristano hanno sorpreso in località “Su Zinnipiri” di Cabras (zona B dell’Area Marina Protetta) un pescatore abusivo mentre riemergeva dall’acqua e trascinava sulla battigia un coppo contenente i ricci appena pescati.

Dopo il sequestro del pescato (immediatamente liberato in mare) e di tutta l’attrezzatura da pesca, l’autore è stato denunciato alla Procura della Repubblica per la violazione delle norme a tutela delle aree protette (Parchi e Aree marine). Il trasgressore rischia la pena dell’arresto fino a sei mesi o l’ammenda fino a 12.900 euro.

La violazione assume particolare rilievo in quanto da due anni, già dalla stagione 2020-2021 come quella in corso, la pesca del riccio di mare nell’area marina protetta del Sinis è stata totalmente vietata e interdetta anche ai pescatori professionali cui negli anni precedenti veniva rilasciata una speciale autorizzazione, soggetta a stringenti controlli sul numero degli esemplari prelevati.

Come sottolineato dalla Giunta regionale nel preambolo alla Deliberazione n. 50/27 del 28.12.2021, il crescente interesse commerciale per la specie «ha determinato nell’ultimo decennio un massiccio prelievo sulla risorsa  e un conseguente declino degli stock. Il monitoraggio scientifico… ha recentemente evidenziato  uno stato di forte sofferenza della specie in molte aree del mare territoriale della Sardegna. …condizione di sovra sfruttamento, se perpetrata, potrebbe determinare nel breve periodo il collasso della risorsa e l’estinzione commerciale della specie».

Questo il motivo per cui la legge regionale 17 dello scorso anno (datata 22 novembre 2021) dispone il blocco del prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco  e commercializzazione di esemplari di riccio di mare e dei prodotti derivati freschi per un periodo di tre anni a partire dal prossimo 22 gennaio.

Il contrasto al prelievo abusivo di tale specie riveste pertanto importanza per l’equilibrio dell’ecosistema in tutto il mare territoriale e ancor più nelle aree protette, come l’AMP Sinis – Isola di Mal di Ventre.

Mamma in Sardegna

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