• 25 Aprile 2024
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Covid, Lai: (Confartigianato): «Non possiamo permetterci ulteriori misure restrittive»

Maria Amelia Lai
La quarta ondata preoccupa le imprese sarde che chiedono responsabilità e applicazione delle regole sanitarie.

La recrudescenza del Covid, e le nuove varianti del virus, stanno mettendo in guardia le autorità sanitarie e in allarme le imprese per eventuali misure restrittive che potrebbero danneggiare, ancora una volta, il sistema produttivo isolano.

«Non vogliamo fare nessun allarmismo ma vediamo come in alcune regioni, e in alcuni comuni della nostra Isola, stiano già adottando nuove, e più stringenti, misure di prevenzione con limitazione di orari e di accessi – commenta Maria Amelia Lai, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – tutto questo gli artigiani, come il resto delle attività produttive, soprattutto in un periodo in cui i consumi e la socialità sono maggiori, non possono permetterselo. Per questo è necessario, ancora una volta, essere responsabili, e rispettosi delle norme di sicurezza igienico sanitaria, in tutte le azioni quotidiane. Bisogna prendere ad esempio l’atteggiamento esemplare che le imprese hanno tenuto in tutti questi mesi».

È questo il messaggio che Confartigianato Imprese Sardegna, con la Presidente Regionale Maria Amelia Lai, vuole lanciare a tutte le attività produttive isolane, ai loro clienti e ai cittadini, e soprattutto alle Istituzioni, nel caso in cui fossero chiamate a scelte importanti. Infatti, l’aumento dei contagi non fa star serene le aziende per le ripercussioni che potrebbero impattare negativamente sul sistema sanitario regionale e su quello economico.

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«Il green pass delle piccole aziende si chiama senso di responsabilità, quella che è stata applicata fin dall’inizio della pandemia – continua la Presidente – adottando i protocolli igienico-sanitari e rispettando con diligenza e rigore le indicazioni del Governo per evitare la diffusione del virus, perché le imprese hanno a cuore la salute propria, dei dipendenti e di tutta la comunità».

«I piccoli imprenditori continueranno a rispettare le indicazioni per evitare il rischio di una nuova ondata della pandemia – fa eco il Segretario Regionale, Daniele Serra – nessuna attività può permettersi ulteriori restrizioni o chiusure: su questa consapevolezza si fondano i nostri comportamenti. Di tutto abbiamo bisogno tranne che di dividere l’Isola, così come il resto del Paese, su posizioni pregiudizievoli in merito al rispetto della salute propria e altrui e del riconoscimento dei grandi sacrifici che i cittadini e gli imprenditori hanno dovuto sopportare in questi sedici mesi».

«Una malaugurata serrata in queste settimane pre natalizie, costerebbe troppo a tutta la Sardegna – continua Serra – novembre e dicembre, infatti, sono mesi chiave per l’economia sarda e non si possono fare passi falsi. Ricordiamoci che aziende artigiane sarde hanno subìto, mediamente, durante il lockdown, un calo del fatturato del 60 per cento».

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Per l’Associazione Artigiana, va fatto tutto il possibile affinché non si verifichi un’ennesima ondata della pandemia che potrebbe portare a nuovi stop della produzione e conseguente nuova cassa integrazione, ad una nuova riduzione dei consumi ed ad una gelata sul turismo.

«Detto questo, la realtà è che dobbiamo abituarci a convivere con il virus mantenendo il rigore nel rispetto delle misure di protezione della salute – concludono Lai e Serra – almeno fino a quando esso non verrà debellato. Fino a quel momento, dobbiamo tutti essere più rigorosi nell’uso estensivo dei DPI anche nell’ambito privato e familiare».

Confartigianato Sardegna continuerà a fare la sua parte insieme alle altre parti sociali e alle istituzioni per sensibilizzare i cittadini al rispetto delle regole anticontagio e per incentivare l’adesione alla vaccinazione quale fondamentali strumenti di argine ai contagi.

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