Emergenza sanitaria in Gallura: Li Gioi (M5S): «Inaccettabile lo stop ai ricoveri»
Al Paolo Merlo di La Maddalena, la direttrice Elvira Solinas costretta a sospendere i ricoveri in Medicina interna.
«Al Pronto Soccorso di Olbia i medici stanno facendo i salti mortali per assicurare il servizio, all’ospedale Paolo Dettori di Tempio il personale è allo stremo e la disperata ricerca di anestesisti non è ancora andata a buon fine, al Paolo Merlo di La Maddalena, infine ieri, la direttrice Elvira Solinas è stata costretta a sospendere i ricoveri in Medicina interna. Un provvedimento temporaneo motivato dalla grave carenza di medici internisti non colmabile con risorse provenienti da altre strutture anch’esse in grave difficoltà. Così i pazienti attualmente ricoverati al Paolo Merlo saranno trasferiti nelle strutture sanitarie di Olbia e Tempio». Così il consigliere regionale dei Cinque Stelle Roberto Li Gioi.
«È questo l’agghiacciante quadro che abbiamo di fronte il 7 luglio 2021 – prosegue il Consigliere –. Sono queste le conseguenze delle decisioni portate avanti finora, frutto di una gestione della sanità sarda del tutto fallimentare, fondata sulle promesse e sulle rassicurazioni a mezzo stampa ma assolutamente carente dal punto di vista dell’adozione di provvedimenti concreti, immediati e risolutivi».
«Quanto sta accadendo – sottolinea Li Gioi – è stato ampiamente denunciato in tutta la sua gravità dal sottoscritto in numerose occasioni e non è stato affatto gradito. Pertanto, oggi, alla luce delle decisioni che i dirigenti medici stanno prendendo a malincuore, chiedo che alcuni amministratori locali dai quali sono stato accusato di fare allarmismo facciamo un mea culpa. Davanti alle ingiustizie a danno dei cittadini continuerò ad essere un pungolo per chi governa questa Regione e ha il dovere di garantire il diritto alla salute alla popolazione».
«È giunto il momento della mobilitazione. Chi è al comando della Regione deve assumersi le sue responsabilità. Chi ha sbagliato deve pagare. Il diritto alla salute deve essere restituito ai galluresi», conclude Roberto Li Gioi.