Il Distretto “Sardegna Bio” protagonista a Cuneo e Camaldoli

Il presidente Andrea Campurra: «È importantissimo partecipare a queste occasioni uniche di scambio e confronto».
CAGLIARI | 21 ottobre 2025. Il Distretto Biologico Regionale “Sardegna Bio” è impegnato in questi giorni in una serie di appuntamenti in varie località italiane, dedicati al confronto e alla promozione dei prodotti e delle filiere biologiche. Dal 17 al 19 ottobre il Distretto ha partecipato alla Fiera Nazionale del Marrone di Cuneo, dove si è svolta una tappa del “Bio in Tour”, iniziativa promossa dall’associazione di produttori Sardegna Bio con il sostegno del Ministero dell’Agricoltura, della Fondazione di Sardegna e in collaborazione con la Rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia e il Distretto del Cibo Monregalese-Cebano a indirizzo biologico.
A passarsi il testimone, tra degustazioni e masterclass, i vini biologici sardi, abruzzesi, veneti, siciliani e piemontesi. «Gli stand espositivi a Cuneo hanno ospitato un vero e proprio avvicendamento di eccellenze, perché quando si parla di biologico la qualità non può che essere altissima e ambire a un pubblico che ricerca il marchio bio; un pubblico, sottolineiamo, sempre più numeroso e informato», afferma il presidente del Distretto Biologico della Sardegna e della Rete Nazionale dei Distretti Biologici, Andrea Campurra.
Si è trattato della decima tappa del Bio in Tour, un percorso in dieci regioni d’Italia – dalla Sardegna alla Calabria, Marche, Lazio, Abruzzo, Sicilia, Liguria, Piemonte, Molise, per concludersi in Toscana – durante il quale si sono tenuti incontri, seminari, tavoli consulenziali ed eventi di degustazione e promozione, il tutto sotto l’organizzazione dell’associazione di produttori Sardegna Bio.
Lo scopo è quello di contribuire al potenziamento e all’innovazione dei sistemi locali attraverso interventi orientati a offrire un apporto efficace allo sviluppo economico del territorio, con la formazione e l’informazione sul settore biologico e le sue opportunità, partendo dall’adesione ai biodistretti territoriali.
Importante anche la partecipazione del Distretto Biologico della Sardegna al workshop “Il futuro dei distretti biologici italiani: esigenze e proposte a confronto”, in programma oggi e domani a Camaldoli, in provincia di Arezzo. Al centro del dibattito, il futuro dei distretti biologici, veri protagonisti di questo evento di programmazione strategica, assieme a Masaf, Regioni ed esperti. Si definiranno le azioni da intraprendere per passare dall’attuale realtà al raggiungimento degli obiettivi delineati per il 2040.
Favorire lo sviluppo dei distretti biologici, non solo in termini numerici, ma anche in termini di efficacia del loro operato, è l’obiettivo degli organizzatori (il Consiglio per la ricerca in agricoltura – Crea –, il Ministero dell’Agricoltura e la Rete Pac). «È importantissimo partecipare a queste occasioni uniche di scambio e confronto, per un settore che è aperto a nuove sfide e sarà cruciale nella definizione del futuro dell’agricoltura italiana ed europea. La Sardegna ha dato il suo contributo con il suo distretto biologico regionale», sottolinea ancora il presidente del Distretto Sardegna Bio, Andrea Campurra.
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