• 17 Luglio 2025
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Il Mater Olbia primo centro in Italia a impiantare un neurostimolazione midollare con Ai

Mater Olbia neutostimolazione midollare
Il nuovo dispositivo rivoluziona la terapia del dolore cronico, tramite il quale è possibile la riprogrammazione da remoto grazie all’interazione diretta tra paziente e l’intelligenza artificiale.

OLBIA | 17 luglio 2025. Importante passo per il trattamento del dolore cronico e il miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Al Mater Olbia Hospital (MOH) è stato eseguito il primo impianto in Italia di un dispositivo di neurostimolazione midollare ad alta frequenza – NEVRO HFX – che utilizza l’Intelligenza Artificiale a scopo medico. Una vera e propria innovazione tecnologica, non solamente per il sistema sanitario sardo ma per l’intero Paese. Dopo una fase di sperimentazione effettuata in tre centri pilota a Verona, Ravenna e Napoli, il MOH è il primo centro italiano ad aver impiantato ufficialmente questo nuovo tipo di device.

«Questa tecnologia apre scenari finora inimmaginabili per la gestione del dolore cronico, poiché grazie all’AI possiamo adattare la stimolazione senza la necessità di visite ambulatoriali frequenti, riducendo i disagi per il paziente e aumentando la precisione dell’intervento terapeutico», spiega il dottor Paolo Cossu, responsabile del reparto di Anestesia terapia intensiva e terapia del dolore.

Il paziente può comunicare con il dispositivo tramite un telecomando evoluto, simile a uno smartphone, immettendo dati e ricevendo in cambio una regolazione personalizzata della stimolazione, in tempo reale e da remoto. Il nuovo device rappresenta un cambio di paradigma nella gestione dei pazienti affetti da dolore cronico, soprattutto a livello della colonna vertebrale, ambito in cui il MOH è particolarmente attivo.

«È un ulteriore passo avanti per il Centro di Terapia del Dolore del MOH, che in questi giorni festeggia il suo quinto anno di attività, e che nel primo semestre del 2025 ha già eseguito 30 impianti di neurostimolatori midollari,” ha aggiunto il dottor Cossu. «Ci tengo a esprimere un ringraziamento speciale nei confronti del team di 𝑇ℎ𝑒𝑟𝑎𝑠 (Lucia Zara, Matteo Bolognese e Caterina Lande), e della mia equipe, che include le dottoresse Asara e Carboni e il dottor Oggiano».

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