• 11 Agosto 2025
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Illorai, Asia Cabizzosu firma il logo della Pro Loco

Logo Pro Loco Illorai
L’idea grafica della giovane studentessa rappresenta in sintesi l’identità storica e archeologica del territorio illoraese.

ILLORAI | 10 agosto 2025. Il CdA dell’Associazione Aps Pro Loco Illorai, guidato per il secondo anno da Mario Cossu, aveva considerato la necessità di avere un logo “personalizzato” e deliberato perciò di incaricare la giovanissima Asia Cabizzosu, diplomata recentemente al Liceo Artistico di Nuoro, “a studiare un’idea che potesse raccontare la storia” del centro goceanino.

Analizzati vari studi e lavori progettuali, di forte significato e idealità, hanno optato per un’immagine composita che rappresenta una ceramica decorata della Necropoli di Molia (*1), risalente al 6000 a.C.; Pont’Etzu (*2), costruito su  basi romane da manovalanza pisana e realizzazione ascritta a Eleonora d’Arborea; un Nuraghe (*3), a rappresentare il vasto patrimonio e presenza territoriale delle testimonianze della civiltà nuragica, risalente al periodo 1800-238 a.C. Un suggestivo percorso millenario di storia che idealmente – tramite il simbolismo del ponte – unisce i diversi periodi e proietta il territorio illoraese in una prospettiva di sviluppo futuro.

Il logo realizzato da Asia Cabizzosu ha la capacità di rappresentare in sintesi l’identità storica e archeologica del territorio di Illorai: un vero brand di identificazione locale per trasmettere il valore dei luoghi con elementi di assoluta riconoscibilità. Per la Pro Loco, il logo creato dalla studentessa e che proseguirà gli studi in Ingegneria Civile presso l’Università di Cagliari, rappresenta l’essenzialità identitaria con cui caratterizzare tutte le manifestazioni, eventi e attività associazionistiche. L’immagine ideata da Asia, come determinante strumento di comunicazione, ha caratteristiche visive-informative e di immediata memorabilità. Dunque, un logo semplice, leggibile ed equilibrato con elementi statici e progettato per comunicare valori culturali dall’impronta distintiva.

La giovane, durante il periodo scolastico nuorese, ha partecipato a numerosi progetti formativi, tra cui un’esperienza di un mese in Bulgaria per approfondire le tecniche artistiche; formative, e di utilità sociale, anche le attività educative che ha svolto in collaborazione con il carcere di Alghero e con la casa circondariale di Badu ‘e Carros a Nuoro.

*1 – La Necropoli di Molia è il frutto di una casuale ed eccezionale scoperta, nel 1976, durante i lavori di sbancamento di una collinetta tufacea per la realizzazione della strada Ottana-Iscra-Benetutti Riconducibile al periodo culturale prenuragico di San Michele d’Ozieri, permette di attestare la presenza dell’uomo nel territorio sud-orientale di Illorai a partire dal Neolitico Recente (3800-2900 a.C.). Le modeste campagne di scavi finora effettuate hanno rivelato tombe uniche nel loro genere in Sardegna, con dromos, cioè corridoio, realizzate con tecnica perfetta e ottime linee architettoniche. Pareti, soffitti e pavimentazioni delle domus, sono estesamente tinteggiati con un’ocra rosso brillante. Vi sono stati ritrovati vasellami, frammenti di ceramiche, di macine e corredo funerario costituito da utensili fittili. La Necropoli di Molia richiama a confronto i monumenti maltesi di Taxin e Al Saflieni.

*2 – Il monumento più importante, nel territorio, del periodo giudicale (secolo XIV) è il grande Pont’Etzu, sul fiume Tirso. Costruito a tre archi su preesistenti basamenti romani, è per tradizione attribuito a Eleonora d’Arborea. Lungo ben 50 metri, ha l’arcata centrale a sesto acuto e l’altezza al fornice centrale più il parapetto raggiunge circa i 10 metri.

*3 – Il patrimonio archeologico di età nuragica, principalmente localizzato nel settore montano nord-occidentale, consiste in 27 nuraghi, monotorre e complessi. Rilevante, e in discreto stato di conservazione, il nuraghe di Coronas in località Luche. Nella sua area fu rinvenuto, nell’aprile del 1855, un bronzetto rappresentante un torello, custodito attualmente al Museo nazionale “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari. Particolarmente insolito il nuraghe di Tuvu Oe è a torre circolare costruita su uno spazioso basamento subquadrato  con i bordi arrotondati; quello di Frida si distingue per la pianta con addizione frontale e sviluppo traversale. Di notevole interesse anche i nuraghi Sa Sea, Iscreti e Mannori. Altre testimonianze sono due Tombe dei giganti censite in Funtana de Regas e di Tudule, e la fonte sacra di Santa Maria, vena sorgiva eseguita con piccoli blocchi di trachite lavorati.

Cristoforo Puddu

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