L’Unione Galoppo Sardegna muove i primi passi verso la valorizzare del purosangue inglese

La neonata associazione punta a colmare il vuoto di rappresentanza del mondo degli allevatori e dei proprietari e a mettere in luce le specificità e il grande valore di questa razza equina.
CHILIVANI | 26 luglio 2025. Un gruppo di proprietari e allevatori del purosangue inglese ha dato vita il 6 giugno scorso all’UGS, l’Unione Galoppo Sardegna. Un’associazione autonoma e indipendente, creata con l’obiettivo di rappresentare, promuovere e valorizzare il mondo dell’ippica sarda legata a questa particolare razza di cavallo. Si tratta di un’iniziativa attesa da tempo, che punta a dare una voce unitaria a un settore che affonda le sue radici nella cultura e nella tradizione isolana e che coinvolte migliaia di persone con mestieri e professionalità.
I 15 soci fondatori provengono da territori con una lunga tradizione nel galoppo: Alghero, Ardara, Bono, Buddusò, Olbia, Ollolai, Oristano, Orune, Ottana e Siniscola. Ma la prospettiva è più ampia: l’ambizione è infatti unire tutta la Sardegna. «Vogliamo che ogni territorio dell’Isola abbia voce e rappresentanza», spiega il gruppo, che ha già lanciato una campagna di adesione rivolta a chi condivide visione e obiettivi dell’Unione.
«Dalla passione per i pali locali ai traguardi internazionali dei nostri fantini nei più grandi ippodromi del mondo, questa Unione nasce – si legge in una nota dell’associazione – per dare voce, rappresentanza e visione di futuro a un comparto che coinvolge e può essere, ancor di più, fonte di sviluppo economico per la nostra Isola. Tutto questo non è un caso fortuito, ma il risultato di una storia centenaria che trova nei pali locali le sue radici e della tenacia e passione di moltissimi proprietari ed allevatori, che nonostante costi logistici e difficoltà, hanno l’ambizione di vedere i colori della Sardegna competere e primeggiare nei migliori e più importanti circuiti italiani ed europei».
Tra gli obiettivi dell’associazione, quello di proporsi come interlocutore autorevole con le istituzioni, a partire dal Ministero dell’Agricoltura – competente per il comparto – con cui ha già avviato i primi contatti per presentare le specificità dell’allevamento sardo e lo stato degli ippodromi presenti sul territorio. In questa direzione l’Ugs intende «collaborare con le società di corse per pianificare competizioni di alto livello, capaci di attirare le migliori scuderie italiane e internazionali negli impianti della Sardegna». Tutto questo per contribuire a «innalzare progressivamente la qualità delle gare e, di riflesso, il prestigio degli allevamenti e delle scuderie locali». Nel programma dell’Unione c’è pure tanto altro: promuovere la cultura dell’ippica attraverso eventi dedicati in tutta l’isola e valorizzare i mestieri che fanno parte integrante di questo mondo. Ed ancora, affrontare i nodi legati ai trasporti via nave dei cavalli, le nuove disposizioni sulle corse dei pali cittadini, la necessità di una politica di acquisizione di stalloni di alto profilo e le corse in notturna nell’ippodromo di Chilivani. Tra i desideri, infine, quello di aprire una scuola fantini in Sardegna, per dare l’opportunità ai talenti locali di potersi formare nella loro terra e non solo nel continente e all’estero.
In copertina: foto di Emiliano Pane
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