• 12 Maggio 2025
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Masullas, nascondeva 250 kg di marijuana sotto terra: arrestato 56enne

Marijuana Masullas

Intervento della Polizia di Oristano in un ovile nell’agro del paese.

La Polizia di Stato di Oristano, al termine di una brillante e rapida attività di indagine, ha tratto in arresto un uomo di 56 anni, originario di Fonni, ma da tempo residente nell’Oristanese, per detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

Nell’agro del comune di Masullas (Or), all’interno di un ovile, gli agenti della Squadra Mobile, coadiuvati dagli operatori del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna e dalle unità cinofile antiesplosivo e antidroga della Questura, hanno rinvenuto dopo una perquisizione oltre 250 chilogrammi di marijuana già sbocciolata e contenuta all’interno di due cisterne di circa 2000 litri ciascuna, interrate in prossimità dell’ovile.

L’importante operazione di polizia è avvenuta a seguito di accertamenti effettuati dagli investigatori della Squadra Mobile, che da tempo avevano notato movimenti sospetti nei pressi dell’ovile. Per tale motivo è stato predisposto un servizio mirato alla ricerca di armi, che si riteneva l’uomo tenesse occultate nella sua abitazione. Un sospetto che però dopo la perquisizione non ha dato esito positivo. Non così invece per il controllo effettuato all’interno e intorno ai due capannoni che costituiscono l’ovile, dove uno dei cani antidroga e il suo conduttore hanno rinvenuto, appeso ad una delle rotoballe di foraggio presenti sul posto, un rametto di marijuana con ancora attaccati due piccoli boccioli di infiorescenza. Chiesti chiarimenti all’allevatore, questi ha riferito di non conoscerne la provenienza.

A poca distanza di uno dei capannoni, adiacente ad una sala di mungitura, i poliziotti hanno notato però la presenza di terra smossa e di un pezzo di nailon che spuntava dal terreno. Pertanto, attirati da questo particolare, hanno effettuavano un controllo più accurato, accertando di fatto che lì sotto era stato certamente interrato qualcosa.

Grazie all’intervento di un escavatorista sono state così portate alla luce due cisterne, all’interno delle quali erano stati nascosti oltre 250 chilogrammi di marijuana.

Le successive analisi disposte dalla Procura della Repubblica ed eseguite dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica hanno rilevato un principio attivo dello stupefacente eccezionalmente alto, con picchi superiori al 25% di THC.

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