• 19 Aprile 2024
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Paesaggi e pensieri d’autunno

Autunno

Dorme. Solo il leggero alito di vento sembra risvegliare le chiome ingiallite dall’autunno. La foglia ricamata da trame leggere cade dolcemente. Cadono ad una ad una come se la vita finisse lì. Come se l’avidità fosse sua compagna di vita e come se quel tronco ricurvo non dovesse generare nuova vita.

Mentre la sovrana indiscussa della Gallura riposa, i suoi maestri attendono con pazienza di vedere i rami spogli per riprendere il ciclo immutato del loro lavoro.

Sembra lontano il tempo in cui il rumoreggiare dei motori attraversava i filari della vigna e forse ancora più lontano il tempo in cui le mani operose accoglievano i turgidi grappoli recisi con premura.

Le colline disegnano oggi paesaggi che paiono malinconici e ricordano il tempo che fu. E il tempo che è stato profumava di mosto e tinteggiava di verde lo sguardo all’orizzonte. Non più schiamazzi rallegrano le giornate di lavoro e il silenzio evoca una perfezione che solo una discendenza divina può giustificare.

Il dio Bacco attende impaziente il frutto del suo operato e promette di consegnare all’eternità il ciclo silenzioso della vita, oggi spoglio vitigno, domani corpo rigoglioso.

Come ogni autunno. Come ogni singola primavera che verrà.

Piera Anna Mutzu

nuvustudio

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