Sentiero Italia CAI in Sardegna, i blogger di SearchGo chiedono il completamento della segnaletica

«La montagna non è un’entità statica, ma è in continuo cambiamento ed è per questo che può succedere di tutto». Queste le parole del presidente dell’Asd SearchGo, Francesco Bernabeo, dopo la piccola disavventura accaduta a due excursionisti percorrendo, in territorio di Orgosolo, la tappa Z15 del Sentiero Italia CAI in Sardegna dove, qualche giorno fa, è stato necessario l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico.
«Non diamo la colpa a nessuno – continuaBernabeo –, la montagna ha le sue regole e devono essere rispettate, ma rimaniamo di stucco davanti ad alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa locale da alti esponenti del CAI Sardegna, riguardo il Sentiero Italia. Noi lo stiamo percorrendo e quindi vivendo e siamo coscienti di tutte le problematiche. Il tratto della Sardegna del Sentiero Italia CAI è parzialmente segnato».
«I ragazzi – sottolinea il presidente dell’AsdSearchGo – non erano disorientati, erano perfettamente coscienti di dove fossero, mancavano semplicemente le indicazioni idonee, forse cancellate dagli eventi atmosferici o andate perse per via di uno smottamento».
«Le zone del Supramonte sono “wild” e hanno proprio in questo il loro fascino – precisa Bernabeo –, ma l’incolumità degli escursionisti deve essere messa al primo posto, chiunque essi siano». Per questo motivo, la tappa Z15, che da Monte Maccione arriva a Sa Senipida, ha bisogno di essere dotata quanto prima di un’adeguata segnaletica.
«La collaborazione con il Club Alpino Italiano – conclude Michela D’Annibale, vicepresidente di SearchGo –, ha come obiettivo cardine la segnalazione di criticità e problematiche da risolvere. Nel nostro piccolo ci proviamo mandando le segnalazioni alla sede centrale del CAI per migliorare il cammino nel paese più bello del mondo».
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