Sorgono. Truffa del finto Carabiniere, denunciato un ragazzo del Salernitano

L’uomo ha chiesto il versamento a un cittadino di 27mila euro, promettendo in cambio il favorevole esito in un’ipotetica attività giudiziaria. Per rendere più credibile la sua azione ha utilizzato la tecnica dello “spoofing” che consente di far apparire il numero di chi chiama come quello di un ente affidabile.
SORGONO | 17 novembre 2025. Si fingeva un “Maresciallo Ordinario dei Carabinieri” per raggirare le sue vittime e derubarle. I militari della Stazione di Sorgono hanno denunciato a piede libero un uomo di 33 anni, originario di Cava de’ Tirreni (SA) e già noto alle Forze dell’Ordine, con le accuse di tentata truffa e sostituzione di persona.
Le indagini sono scattate nel mese di agosto dopo la denuncia di un cittadino di Sorgono, che ha raccontato ai Carabinieri di essere stato contattato telefonicamente da un individuo che, presentandosi come un maresciallo dell’Arma, gli aveva chiesto di versare 27.000 euro sul conto di un presunto magistrato, promettendo in cambio il favorevole esito in un’ipotetica attività giudiziaria.
Per rendere la sua messinscena più credibile, il ragazzo avrebbe utilizzato la tecnica di manipolazione telefonica nota come “spoofing”. Questa pratica di inganno informatico consente di alterare il numero del mittente che appare sul display del telefono della vittima, facendolo coincidere con quello di un ente affidabile, come ad esempio una caserma o un istituto bancario. In questo modo, il truffatore di turno, riesce a conquistare la fiducia del malcapitato, inducendolo a versare denaro o comunicare dati sensibili.
Grazie a un meticoloso lavoro investigativo, i Carabinieri di Sorgono sono riusciti a risalire all’identità del presunto responsabile. Incrociando i dati relativi alle utenze telefoniche utilizzate e analizzando i conti correnti destinatari del tentativo di versamento, i militari hanno ricostruito il quadro e identificato il 32enne campano.
L’attività conferma l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri verso le forme più insidiose di raggiro, che spesso colpiscono soggetti vulnerabili. L’invito alla cittadinanza è quello di diffidare da qualsiasi richiesta anomala, soprattutto se formulata da presunti appartenenti alle forze dell’ordine o ad istituzioni, e di contattare tempestivamente il 112 per ogni dubbio o segnalazione.
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