• 26 Aprile 2024
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Stintino, la riqualificazione di Pozzo San Nicola passa dalla progettazione partecipata

Stintino La piazzetta di Pozzo San Nicola
Nei giorni scorsi si è svolto un incontro con la popolazione della borgata per la presentazione dello studio di fattibilità urbana realizzato da Tamalacà srl, spin-off dell’Università di Sassari.

Da semplice crocevia lungo la strada per il mare a borgata con una posizione baricentrica rispetto a Stintino, Porto Torres, Sassari e Alghero. E’ Pozzo San Nicola che dal 1954 a oggi è cresciuta, trasformandosi da incrocio per la frazione di Stintino (allora era ancora Comune di Sassari), con due case di campagna o poco più, a borgata con una popolazione stabile di circa 150 abitanti. Una località che ha un potenziale di crescita e che l’amministrazione comunale di Stintino vuole valorizzare. E a breve si interverrà con un progetto di rivalutazione di spazio pubblico, con un nuovo arredo urbano, che interesserà la piazza della borgata.

Per questo motivo il Comune ha affidato a Tamalacà, la spin-off dell’Università di Sassari, uno studio di fattibilità per la riqualificazione urbana della borgata a 10 km da Stintino.

Il piano, alla presenza del vicesindaco Angelo Schiaffino, è stato presentato alla cittadinanza nei giorni scorsi nella piazza Leonardo da Vinci, a Pozzo San Nicola, ed è stato illustrato dal responsabile dell’Ufficio tecnico 1 del Comune, l’architetto Paolo Greco, e dai rappresentanti di Tamalacà Srl, Eleonara Re, Valentina Talu e Nicola Solinas.

«Si tratta di un piano di intenti unico nel suo genere per Pozzo San Nicola – commenta il vicesindaco di Stintino Angelo Schiaffino – dove si guarda al futuro della borgata, partendo dal passato e attraverso il suo presente. Una pianificazione ambiziosa ma, al tempo stesso, concreta e razionale che può permettere a Pozzo San Nicola di diventare un vero e proprio punto di forza del nostro territorio, anche in considerazione della sua particolare posizione strategica».

Il programma di interventi affonda le sue radici nei questionari che la spin-off dell’Ateneo turritano, già dallo scorso anno, ha somministrato ai cittadini di Pozzo San Nicola, alle attività produttive della borgata e ai turisti, nell’ottica di realizzare una progettazione partecipata. “E questo anche nel rispetto degli obiettivi della nostra amministrazione – aggiunge il vicesindaco – che ha sempre aperto al dialogo con i cittadini per individuare le azioni migliori da intraprendere”.

E così le risposte elaborate da Tamalacà hanno portato a redigere un piano che prevede una serie di interventi di sviluppo di Pozzo San Nicola che si estende lungo gli assi viari, due strade provinciali, che conducono a Stintino e Porto Torres quindi a Palmadula e Argentiera. Strade che, da un lato, rappresentano un punto di forza, perché in grado di portare “vitalità” alla borgata, con turisti o persone che lavorano nelle zone vicine.

Dall’altro lato, però, sono vie di comunicazione che presentano anche delle problematiche come il passaggio veicolare, molto frequente in estate, e che può interferire con la vita e strutturazione urbana. Parte quindi da qui la necessità di interventi che mettano in sicurezza gli attraversamenti, le fermate dei bus, i marciapiedi e le piste ciclabili.
A questi si aggiungono gli interventi sugli spazi pubblici come la piazza principale, i parcheggi e altre nuove aree previste dal Puc come quella artigianale e residenziale.

All’incontro, al quale ha partecipato una consistente rappresentanza della popolazione di Pozzo San Nicola, era presente anche Francesco Pusceddu il progettista dell’intervento di arredo urbano che sarà realizzato a breve nella piazza Leonardo da Vinci.

Ottica Muscas

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