• 20 Aprile 2024
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Tula. Michele Soro, l’artista autodidatta che ama scolpire la vita

Michele Soro

L’amore per l’arte nasce dal profondo dell’anima e con il cuore e la passione si sviluppa per prendere poi forma dal vissuto dell’artista. A volte si manifesta nei primi anni di vita, altre volte invece si presenta all’improvviso e in modo travolgente nel corso della maturità, come un’onda anomala in mezzo al mare. E così, nel borgo di Tula, è accaduto a Michele Soro che nel 2000, all’età di 37 anni, decide senza una ragione apparente di iniziare a scolpire il legno e successivamente la pietra, in particolare la trachite. Prima di allora l’unica vena artistica conclamata era stata il disegno e la pittura, passioni nate da giovanissimo.

«Un giorno mi ha detto: “Ho voglia di provare a scolpire”. Ha trovato una radice di olivastro ed è nata l’opera “Maternità”. Da lì è iniziato tutto». A parlare è la moglie Teresa che, oltre ad aver creduto subito nelle potenzialità artistiche del marito, ora ne cura anche l’immagine e la comunicazione.

«L’ho sempre spinto su questa strada – confessa Teresa –. Io sono quella che cerca le pietre, quella che prova in tutti i modi di promuovere le sue opere e farle conoscere al mondo. Sono convinta infatti che la sua arte lo meriti veramente».

«Michele ama tanto scolpire la vita: dalla maternità alla nascita, dll’amore per i figli al dolore umano – continua Teresa –. Con la pietra e il legno cerca, infatti, di rendere visibili le sue emozioni facendole vivere nella concretezza delle opere, in modo tale che tutti possano coglierne con semplicità il senso e il valore più autentico». Un esempio su tutti è “L’urlo”, scultura nata durante i momenti più duri della pandemia e che rappresenta un urlo collettivo, generale, carico di ogni emozione, contro il male di questo mondo.

Michele Soro ha esposto per la prima volta le sue opere nel 2001 a Olbia, poi a Golfo Aranci, Ploaghe e Tula. Ha partecipato a tre mostre in Francia – Montpellier, Vigneron de Baillaguers e Frigolet – e a tre simposi a Chiaramonti. Poco tempo fa una sua opera, “Il bacio”, è stata battuta all’asta alla mostra Art Innsbruck 2021, in Austria, che gli ha aperto le porte del mercato nord europeo. Una sua creazione è inoltre esposta anche a Milano.

www.michelesoro.it

Urlo
L’urlo. In un periodo molto difficile che ha colpito il mondo intero a causa della pandemia, quest’opera rappresenta un urlo collettivo, generale, carico di ogni emozione, contro il male di questo mondo.
La nascita
La nascita dell’uomo nuovo. La nascita del uomo nuovo… una sorte di risveglio, di crescita e rinascita di un essere già completo, non è un feto o un bambino ma un uomo già formato.
I trapasso
Il trapasso dalla vita alla morte. Un’interpretazione di come avviene il passaggio oltre la vita terrena.
Bacio
Il bacio. Un’altra interpretazione dell’amore, stretti in un abbraccio, un unione passionale tra due innamorati.
Matrenità
La maternità. O mamma mia mamma mia mamma mia…

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