• 27 Agosto 2025
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«Non parteciperò alla manifestazione “Insieme per la pace”» organizzata a Ozieri

Bambino guerra

A pochi giorni dalla manifestazione “Insieme per la pace”, prevista a Ozieri sabato 30 agosto, riceviamo e pubblichiamo la lettera-riflessione del professor Titino Bacciu, dove spiega le ragioni della sua scelta di non partecipare all’iniziativa.

«Ho deciso, dopo profonda e lunga riflessione, che non parteciperò alla manifestazione che si svolgerà ad Ozieri “Insieme per la pace” del giorno 30. Non so chi l’abbia convocata e nemmeno quali siano gli intenti. O meglio leggo che l’intento è quello della pace. Però lo trovo astratto, molto astratto, ed ha tanto il sapore non quello di dire “andate in pace” quanto piuttosto quello di “riposate in pace”.

Non addurrò motivi filosofici, che pure ci sono, e nemmeno motivi politici che va da sé che ci sono, per giustificare la non partecipazione. Ma lo farò per motivi puramente evangelici. Per quelle parole che oggi considero profetiche “Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere ad uno di questi piccoli, in verità vi dico, che non perderà la sua ricompensa”. I piccoli sono esattamente quelli di Betlemme di ieri e di oggi, quelli di Nazareth di ieri e di oggi, quelli di Gaza di oggi. Ed è un dolore impossibile da sopportare quello dei bimbi che vengono spietatamente e deliberatamente ammazzati nel momento stesso in cui cercano un sorso d’acqua. La domanda alla quale perciò io in primo luogo, ma tutti credo, dobbiamo rispondere è un “vogliamo uno stato di non molto meglio definita pace“ oppure “vogliamo uno stato nel quale anche il nemico più acerrimo, di fronte alla sete, alla fame, alla carestia mostra d’essere ancora essere umano?”.

Siamo arrivati ad un punto in cui sono stati distrutti i fondamenti sui quali è cresciuta e si è sviluppata l’umanità intera. Ed è molto certo che finché noi, che ci consideriamo esseri umani consapevoli, continueremo a fornire strumenti di morte a tutti coloro che disprezzano la vita, continueremo ad accrescere quel senso di disumanità di cui oggi alcuni vanno fieri e che impedisce di arrivare alla pace, che però circola sulla bocca di tutti. Per questo trovo anche profetiche le parole che stanno poco prima di quelle riportate sui bambini: “Non sono venuto a portare la pace, ma sono venuto a portare la spada”. A portare nuovi elementi per dare un senso all’esistenza di tutti.

Ma si può trovare un senso in coloro che radono al suolo una città grande quando Roma, che riducono in polvere un territorio vasto come quello che da Ozieri arriva fino a Sassari, che hanno già massacrato tutti gli abitanti di una città grande come quella di Sassari e le cui intenzioni sono quelle di annientare un’intera popolazione pari a quella di tutta la Sardegna? Alla ricerca di un nuovo senso in quello che accade nella vita di tutti noi, ritengo che non sia un’invocazione, per quanto forte, ad una piatta pace, che ce lo farà trovare, quanto piuttosto sarà l’impegno concreto (la spada) che possa permettere, non solo ai bambini, ma a tutti, in qualsiasi condizione di umanità si trovino, di accedere almeno ad un bicchiere d’acqua».

Titino Bacciu

Insieme per la pace

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