• 7 Settembre 2025
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Sardegna, emergenza sangue: mancano 30mila sacche. Importante la sinergia tra i Centri trasfusionali

Sangue
Il sistema regionale strutturato per garantire gli interventi urgenti e le emergenze. Centrale il ruolo delle associazioni.

SASSARI | 5 settembre 2025. La Sardegna ha sete di sangue. E non è una metafora: l’isola si trova ad affrontare una carenza cronica di donazioni che, anno dopo anno, mette sotto pressione l’intero sistema sanitario regionale. I numeri parlano chiaro: a fronte di un fabbisogno stimato in circa 110mila sacche, la raccolta si ferma a 80mila unità. A questo si aggiunge poi la fisiologica riduzione delle donazioni nel periodo delle vacanze, che rende ancora più importante la partecipazione attiva dei cittadini.

«È vero, in Sardegna la situazione è particolare», conferma Pietro Manca, direttore della Struttura regionale di coordinamento dei centri trasfusionali e del Servizio immuno trasfusionale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari. «Ma grazie alla sinergia tra centri trasfusionali della rete regionale sangue e agli apporti che arrivano dalle regioni convenzionate, sino a oggi è stato possibile far fronte alle varie esigenze delle strutture sanitarie».

«l sistema regionale – sottolinea Manca – è strutturato per garantire gli interventi urgenti e le emergenze. La collaborazione con le associazioni di volontariato e i meccanismi di compensazione tra i centri trasfusionali dell’isola hanno finora assicurato la continuità delle cure, consentendo di rispondere alle necessità dei pazienti più fragili. Questo nonostante in qualche periodo si possono registrare disagi, che si cerca di ridurre al minimo, per i pazienti cronici o per le attività programmate».

Un passo importante arriva anche dal nuovo Piano regionale sangue, recentemente approvato, che prevede un’organizzazione più efficace dei servizi trasfusionali e una maggiore attenzione ai donatori, riconoscendone il ruolo centrale. Sempre la Regione ha istituito la Consulta tecnica regionale permanente per il sistema trasfusionale che coinvolge figure chiave dello stesso sistema, così da rafforzarne la governance.

Manca rivolge infine un invito diretto: «Nel ringraziare le associazioni di volontariato e i donatori, ci rivolgiamo a tutte le persone dai 18 ai 70 anni affinché vadano a donare il sangue nei centri trasfusionali o nelle sedi delle associazioni. La risposta ai bisogni dei pazienti non può prescindere dal contributo di ciascuno».

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