• 14 Settembre 2025
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Monti, si è spenta alle soglie dei 100 anni zia Emma Spanu

Zia Emma Spanu Monti
Per oltre 45 anni è stata la sarta del paese. Avrebbe compiuto il secolo di vita il prossimo 26 settembre.

MONTI | 14 settembre 2025. Si è spenta alla vigilia del suo centesimo anno, zia Emma Spanu, una delle nonnine di Monti. Se ne andata in punta di piedi con discrezione, come suo solito, senza clamore, al termine di una vita dedicata alla famiglia, al lavoro. Serenamente rassegnata dalla prematura morte del marito Mario Serra scomparso 24 anni orsono e di ben cinque figli. Dopo aver spento le 99 candeline (leggi), ci si augurava tagliasse il nastro del secolo di vita ed entrare così a far parte, con gli altri sette compaesani, nel club dei centenari montini. 

Zia Emma godeva ottima salute, autosufficiente, mente lucida, aveva pianificato l’evento. Ai figli diceva “Pro sa die nodida disizo sa familia riunida, sas sorres, sos parentes, sos fizolos, sas amigas pro fagher festa tott’umpare” (“Per il giorno desidero la famiglia riunita, le sorelle, i parenti, i figli, le amiche per fare festa tutti insieme”). La parola certo non le mancava, così il dialogo con gli adorati e sempre presenti figli, Pinuccia, Gavino Gianmichele, le nuore, i 4 nipoti e 3 pronipoti che le volevano un gran bene.

«Si era comprata perfino un bellissimo tailleur blu per l’occasione – mormora sconsolata la figlia più grande Pinuccia –, lei che aveva vestito mezzo paese. Mamma attendeva con gioia questo evento, ci teneva tantissimo a festeggiare il centesimo compleanno, perché amava la vita». Dando un profondo significato all’amore materno e un esempio di famiglia molto unita, Gavino e Gianmichele, amareggiati sospirano: «La sua mancanza è un vero peccato, le mamme non dovrebbero morire mai».

Per oltre 45 anni le sue creazioni hanno arricchito gli armadi di tutto il paese. A 13 anni aveva manifestato la sua genialità nell’arte del taglio e del cucito delle stoffe, trasformandola in una professione.

Solare, gioviale dolce e sensibile, aveva una buona parola per tutti. Accanita lettrice, dalla memoria eccezionale, amava le novità. Da bambina le piaceva studiare e per frequentare la scuola elementare percorreva sei chilometri a piedi, poiché abitava in campagna. Ancora rammentava e recitava con le lacrime agli occhi una poesia che aveva imparato a memoria quando frequentava la terza elementare, dall’emblematico titolo “Mistero”. Zia Emma verrà ricordata per esser stata la pioniera dell’arte del cucito e dell’imprenditoria montina.

Giuseppe Mattioli

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