Ozieri. Il blocco operatorio del “Segni” potenziato con il monitor HemoSphere Edwards

Il dottor Carta: «Questa nuova apparecchiatura ci consente di prendere in carico una più ampia gamma di pazienti e di eseguire interventi complessi e in emergenza con elevati standard di sicurezza».
OZIERI | 13 novembre 2025. Il blocco operatorio dell’ospedale “Segni” si arricchisce del monitor HemoSphere Edwards, apparecchiatura di ultima generazione che consente il controllo avanzato dei parametri cardiocircolatori, particolarmente utile nei pazienti fragili e instabili.
La piattaforma, installata recentemente nel servizio di Anestesia, fornisce informazioni complete e avanzate su pressione, flusso e ossimetria tissutale in unica apparecchiatura, consentendo un’assistenza personalizzata in base alle esigenze dei singoli pazienti. Il monitoraggio proattivo offre l’opportunità di ottenere miglioramenti misurabili, e grazie alle maggiori capacità e all’ottimizzazione del software, fornisce informazioni complete su pressione, flusso e ossimetria tissutale in un’unica schermata, semplificando la gestione dei momenti critici.

«Il Dipartimento di emergenza-urgenza si arricchisce di nuove tecnologie in grado di migliorare l’offerta sanitaria dell’ospedale “Segni” che da ora sarà in grado di prendere in carico, e sottoporre ad interventi di chirurgia complessa, anche pazienti critici gestendo con maggiore sicurezza le emergenze», spiega Giuseppe Carta, direttore del Dipartimento interpresidio di emergenza-urgenza della Asl di Sassari e direttore della Struttura complessa di Chirurgia del nosocomio ozierese. «Questa nuova apparecchiatura – sottolinea Carta – ci consente di prendere in carico una più ampia gamma di pazienti e di eseguire interventi complessi e in emergenza con elevati standard di sicurezza, anche in un ospedale periferico come il nostro».
«Questa apparecchiatura di ultima generazione porta un notevole arricchimento dell’offerta assistenziale dell’ospedale “Segni” in quanto permette, attraverso un monitoraggio cardiovascolare avanzato, di gestire più precocemente e con maggiore precisione le problematiche di natura emodinamica e pressoria del paziente sottoposto a interventi di chirurgia maggiore, anche in pazienti con multi patologie pregresse o pazienti in corso di emergenza ospedaliera particolarmente critici e fragili», aggiunge Davide Piredda, direttore della struttura complessa di Anestesia e terapia sub intensiva dell’ospedale di Ozieri.
In copertina: lo staff di Chirurgia e Anestesia dell’ospedale di Ozieri
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