Sabato all’Ute di Ozieri conferenza del dottor Tomaso Cocco sulla medicina palliativa

L’incontro è in programma dalle 16:30 nella sala conferenze del centro culturale San Francesco.
OZIERI | 21 novembre 2025. Come si affronta l’ultima fase della vita quando la malattia diventa inguaribile? Come si può garantire dignità e alleviare la sofferenza? Domande complesse e profondamente umane a cui cercherà di dare risposta nella conferenza in programma a Ozieri domani, sabato 22 novembre, all’Università delle Tre Età. Relatore sarà il dottor Tomaso Cocco.
L’incontro, che si terrà alle ore 16:30 nella sala conferenze del Centro Culturale San Francesco, ha l’obiettivo di fare luce sulle cure palliative. Non si tratta di terapie volte a sconfiggere la patologia, ma di un approccio medico e assistenziale che si focalizza sul “prendersi cura” del paziente e della sua famiglia, garantendo la miglior qualità di vita possibile attraverso il controllo del dolore e degli altri sintomi e offrendo supporto psicologico, sociale e spirituale.
Il dottor Cocco, specializzato in Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore, ha un percorso professionale di alto profilo. Ha lavorato all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano e nel 2013, rientrato in Sardegna, ha creato all’ospedale Binaghi di Cagliari un ambulatorio nella Struttura Semplice Dipartimentale di Terapia del Dolore (nel 2023 trasferita all’ospedale Marino), diventandone direttore nel 2021. Nel 2015 è stato inoltre il primo medico in Italia a prescrivere la cannabis a scopo terapeutico, aprendo una strada nuova per il trattamento del dolore cronico.
«Parlare di fine vita non è mai semplice, ma è un atto di grande umanità», afferma il dottor Cocco. «La medicina in questa fase cambia obiettivo: passa dal “guarire” al “prendersi cura”. La Terapia del Dolore è lo strumento fondamentale per garantire dignità, conforto e qualità di vita anche quando la malattia non può più essere sconfitta, aiuta non solo chi si trova ad affrontare la sofferenza, ma anche chi accompagna e sostiene il malato terminale». Le parole del medico sottolineano un aspetto cruciale delle cure palliative: il sostegno non si limita al paziente, ma si estende all’intero nucleo familiare, spesso messo a dura prova emotiva e pratica dalla malattia di un proprio caro.
L’incontro di sabato rappresenta quindi un’occasione preziosa per la comunità di Ozieri e del territorio per comprendere più a fondo un tema delicato, spesso evitato, ma che riguarda tutti da vicino.
Maria Bonaria Mereu

Leggi le altre notizie su Logudorolive.it










