• 29 Aprile 2025
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All’Ute di Ozieri una serata dedicata alla cantautrice Maria Teresa Cau

Maria Teresa Cau
La cantante ozierese sarà ricordata con parole e musica dal gruppo dei Bonayres, impegnati nella rielaborazione dei suoi brani.

OZIERI | 29 aprile 2025. Domani, alle 17, l’aula magna del Centro di cultura San Francesco a Ozieri ospiterà una serata dedicata alla memoria all’ozierese Maria Teresa Cau, “Sa Cantadora”, scomparsa prematuramente il 6 gennaio del 1977 all’età di 33 anni. A 48 anni dalla sua morte, l’Università delle Tre Età (Ute) ha deciso di rendere omaggio a quella che viene considerata la prima vera cantautrice in limba della storia del canto sardo, la Violeta Parra sarda. Ad accomunarle, il talento, l’aver composto ed interpretato brani tipici della “propria terra”, e le ricerche filologiche musicali e folk.

Bonayres 2
I Bonayres, da sin. Antonello Muscas, Giuseppe Salis, Laura Mulas, Piermario Tedde e Piermario Costanza.

L’evento si articolerà in una narrazione tra parole e musica a cura dei Bonayres, formazione nata a Ozieri nel 2016 dall’incontro di musicisti di varia estrazione musicale. Il repertorio del gruppo, frutto di una scelta accurata, è arricchito da arrangiamenti originali che affondano le radici nel tango, passando per la musica sud americana e per i più famosi brani della tradizione italiana e internazionale, jazz, musica classica, popolare e d’atmosfera.

I Bonayres sono attualmente impegnati nella rilettura dell’opera di Maria Teresa Cau e nella composizione di musiche originali su testi di poeti ozieresi, con l’obiettivo di promuovere e diffondere i valori della cultura locale in ogni sua forma. Domani saranno presenti alcuni componenti del gruppo – Laura Mulas (cantautrice e presentatrice), Giuseppe Salis (chitarrista), Piermario Tedde (bassista, voce e polistrumentista), Piermario Costanza (percussionista) e Antonello Muscas (batterista) – che proporranno brani come Drommi fiore meu, Su Tempus, A Foresta e Sa notte iscura. Quest’ultimo considerato un vero e proprio testamento spirituale della cantautrice, che nel 1977 scriveva: «Deo chelzo andare in carrelas chi no apo bidu mai e bìdere una lughe atesu comente un’isperàntzia…».

L’ingresso, gratuito, è aperto anche a chi non è iscritto all’Ute. Al termine della serata sarà possibile acquistare i cd del gruppo.

Maria Bonaria Mereu

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