• 10 Ottobre 2024
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Bullismo e cyberbullismo, dal convegno di Monti un messaggio alle nuove generazioni

Convegno Bullismo Monti

MONTI | 10 marzo 2024. Ogni forma di sensibilizzazione rivolta alle giovani generazioni per renderle consapevoli sul bullismo e il cyberbullismo è positiva, specialmente di fronte alle tragiche conseguenze che spesso causano. L’occasione per una riflessione sul fenomeno e per contrastare le disuguaglianze di genere è avvenuta, venerdì 8 marzo, nel corso del convegno sul tema: “Condivisione, inclusione, ed interculturalità tra mondo scuola e associazionismo sportivo”. L’evento, tenuto nella “Casa del Miele” e promosso dalla Asd Funtanaliras Monti e dall’Istituto Comprensivo Monti-Telti con il sostegno del Comune di Monti, della Lega Nazionale Dilettanti di calcio e della Fondazione di Sardegna, si è svolto in concomitanza della festa della Donna alla presenza di una ottantina di studenti.

Dopo i saluti del sindaco di Monti Emanuele Mutzu, e di Telti Vittorio Pinducciu, l’intervento online di Rossella Porcheddu, referente Fondazione di Sardegna, area progettazione e innovazione, hanno preso la parola: Pier Paolo Raspitzu presidente A.S.D “Funtanaliras”; Gian Piero Pinna, consigliere lega Nazionale Dilettanti (LND) Sardegna e responsabile regionale e componente della Commissione nazionale del progetto FIGC- DCPS; Giuseppe De Carlo, Dirigente scolastico Istituto Comprensivo Monti-Telti e Gavino Sanna, referente progetto Fondazione di Sardegna – comparto scuola.

Convegno billismo Monti 2

Il convegno è proseguito con gli interventi delle relatrici. Caterina Busia, assistente sociale Comune di Monti, si è soffermata sull’inclusione della donna nello sport. Rivolgendosi ai ragazzi ha lanciato un significativo messaggio sul bullismo: «Cercate di mettervi nei panni di chi subisce e non state dalla parte del più forte, ma da quella del più debole. Cambiate lo sguardo! Quando un compagno è arrogante non assecondate l’atteggiamento del bullo, vedrete che smette».

Monia Satta, pedagogista, esperta bullismo e cyberbullismo, ha invece illustrato dati allarmanti: 6 ragazzi/e hanno assistito ad atti di bullismo, mentre le giovani, il 12,4 per cento, sono quelle più colpite dal cyberbullismo attraverso l’uso del computer. Ha auspicato il superamento delle disuguaglianze di genere, coinvolto i ragazzi in un gioco di parole, spiegando il significato di segregazione, integrazione, inclusione e, concluso, spronando i ragazzi a scardinare il fenomeno del bullismo: «Solo voi potete invertire le cose!».

Emozionante e allo stesso tempo commovente è stata, infine, la testimonianza del collaboratore Figc Carmine De Bellis. Partito per una vacanza in Africa, fra Kenia e Tanzania, vi è rimasto per tre anni prendendo parte a progetti umanitari che ha riassunto in un interessantissimo libro. La narrazione della drammatica realtà africana, accompagnata da foto, ha fatto riflettere i presenti per le condizioni in cui ancora vivono milioni di bambini.

Giuseppe Mattioli

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