• 23 Luglio 2025
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Casteldoria, «se tutto va bene la diga torna a regime lunedì prossimo»

Consorzio riunione urgente Valledoria
Durante la riunione urgente di ieri a Valledoria, convocata dal Consorzio di Bonifica del Consorzio del Nord Sardegna, l’Enas ha accettato di rimandare i lavori di riparazione della paratia per consentire il riempimento delle vasche e permettere l’irrigazione dei campi.

VALLEDORIA | 23 luglio 2025. Ieri pomeriggio si è svolta a Valledoria la riunione urgente convocata dal Consorzio di Bonifica del Consorzio del Nord Sardegna alla presenza dell’attuatore dei lavori di riparazione della paratoia sulla diga di Casteldoria ossia Enas, rappresentato dall’ingegnere Marco Soriga. Presenti all’incontro i sindaci dei territori coinvolti, le associazioni di categoria Coldiretti e Cia, e nella gremita sala tanti agricoltori e operatori turistici. Al centro dell’acceso dibattito la questione posta dal Consorzio di Bonifica a Enas per conoscere le tempistiche di lavorazione. In ballo l’irrigazione dei campi che in questi giorni è stata interrotta con lo svuotamento delle vasche di accumulo, che hanno bisogno urgentemente di essere rialimentate per permettere l’irrigazione in campo. Gli ettari interessati dai disservizi sono in totale 1020 di cui circa la metà vocati alla coltivazione del carciofo, 200 per ortive, 63 ettari a vigneti. 

«Siamo disposti a spostare i lavori di qualche giorno – ha risposto Soriga – se questo è necessario per riempire le vasche; anche ad aspettare a venerdì. Da venerdì quindi abbiamo bisogno di due giorni, massimo tre, per ultimare l’intervento sulla paratia, con la previsione che massimo lunedì, se tutto va bene, possiamo comunicare a Enel che può procedere al riempimento del bacino e portarlo alla quota necessaria alla irrigazione».

«Sono stati giorni molto difficili, dove si è lamentata una scarsa informazione», ha commentato Toni Stangoni, presidente del Consorzio di Bonifica, sottolineando che il confronto era necessario. «Da questa riunione dobbiamo uscire con l’intenzione di garantire e mantenere un buon livello informativo perché qua ci sono tante aziende che hanno fatto investimenti e hanno in ballo le colture per le quali stanno iniziando a registrare seri danni. Danni che saranno gli enti competenti, per il tramite di Municipi e associazioni di categoria con Laore, a stabilire se è necessario dichiarare lo stato di calamità naturale».

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