• 13 Maggio 2025
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Conferenza all’Ute di Ozieri su Giuseppe Biasi

Quadro Giuseppe Blasi
La lezione sull’artista sassarese sarà tenuta dalla professoressa Mariolina Cosseddu. L’appuntamento è per domani alle 16.30 nell’aula magna del Centro culturale San Francesco.

OZIERI | 13 maggio 2025. Domani, mercoledì 14 maggio, Mariolina Cosseddu, docente al liceo Classico “Manno” di Alghero e curatrice di mostre d’arte a livello nazionale, terrà una conferenza all’Ute di Ozieri su Giuseppe Biasi. Uno degli artisti più rappresentativi della Sardegna del primo Novecento, capace di coniugare l’identità isolana con le influenze artistiche europee dell’epoca. Biasi inventa un’immagine nuova dell’Isola. Crea il mito di una Sardegna esotica, primitiva, fiabesca. Ribalta gli stereotipi negativi attraverso cui la sua terra era vista nella cultura italiana come “una landa desolata e malarica, abitata da una razza delinquente”. Dà solennità all’incedere dei pastori, il cui fascino è esaltato dal fasto barbarico dei costumi popolari. Nei suoi dipinti e nelle sue illustrazioni s’incontrano l’arcaico e il moderno.

Biasi nasce a Sassari nel 1885. Ha una carriera molto precoce. A soli 16 anni realizza delle illustrazioni umoristiche, che verranno pubblicate sulla stampa sassarese. Si trasferisce a Roma, senza mai dimenticare però le origini sarde. Nel 1906 vince un concorso che gli permette di viaggiare in lungo e in largo per tutta la Sardegna, rimanendo particolarmente affascinato dalla città di Teulada. Una collaborazione, più di qualsiasi altra, segna la carriera artistica del pittore sassarese: nel 1909 inizia un sodalizio con Grazia Deledda, quella “Grassia” per la quale Biasi illustrò non pochi dei suoi libri. Celebre resta una caricatura che fece della scrittrice nuorese, allora non ancora insignita del premio Nobel per la letteratura.

Biasi ha vissuto senza dubbio una vita piena di successi e apprezzamenti, costellata da lavori ed esposizioni su tutto il territorio regionale e nazionale. La sua storia finisce però tragicamente. Dopo una difficile esperienza in battaglia durante il primo conflitto mondiale, che lo rende claudicante per il resto della vita, viene accusato anonimamente di essere stato una spia tedesca e incarcerato. Il 20 maggio del 1945 muore tragicamente ad Andorno Micca, centro in provincia di Biella, assalito da un personaggio del paese, che lo uccide con una pietra legata a una cintura.

La lezione della prof.ssa Cosseddu si svolgerà alle 16,30 nell’aula magna del centro culturale San Francesco. L’evento è aperto al pubblico.

Maria Bonaria Mereu

In copertina: “Sposalizio a Nule”

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