• 27 Luglio 2024
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Domus De Maria. Sbarcano a Cala Cipolla con 15 migranti, arrestati 3 scafisti tunisini

Guardia di Finanza Cagliari arresto scafisti
Operazione del Roan della Guardia di Finanza di Cagliari nel Sud Sardegna.

DOMUS DE MARIA. Gli uomini del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Cagliari hanno arrestato a Domus De Maria, nel Sud della Sardegna, tre tunisini con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e sequestrato il peschereccio utilizzato per il trasporto di migranti.

Dalle indagini i Militari hanno infatti appurato che l’imbarcazione, di legno e lunga circa 9 metri, trovata vicino a Cala Cipolla, sarebbe stata impiegata dai 3 presunti scafisti per trasportare 15 connazionali. Tutti fermati in spiaggia e condotti al Centro di prima accoglienza di Monastir grazie alla collaborazione dei Carabinieri della locale Stazione, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per ingresso irregolare nel territorio italiano.

Dalla ricostruzione delle Fiamme Gialle, l’intento dei trafficanti sarebbe stato quello di giungere nei pressi di Cala Cipolla per sbarcare i migranti irregolari e fare rientro in Tunisia. Ipotesi avvalorata anche dall’eccessiva quantità di carburante ancora a bordo sia nel serbatoio principale che stivato in apposite taniche di riserva. Tuttavia, a far saltare i piani sarebbe stata l’incapacità di rimettere in moto il peschereccio a causa di problemi tecnici al motore, costringendo i 3 nordafricani, alla vista delle forze di polizia a terra, ad abbandonare l’imbarcazione dopo un maldestro ancoraggio, confondendosi tra gli altri connazionali.

Recuperato e messo sotto sequestro il peschereccio, analizzati i documenti trovati a bordo e acquisite informazioni direttamente da tutti i 15 migranti, i Finanzieri sono comunque riusciti a identificare i tre soggetti che, dopo l’arresto, sono stati condotti al carcere di Uta.

«Lo sbarco – spiegano i Finanzieri – è stato effettuato adottando una metodologia assai diversa rispetto a quella rilevata negli ultimi anni in occasione degli arrivi irregolari verso le coste a Sud dell’isola, generalmente eseguiti impiegando fatiscenti e pericolose barche di pochi metri con piccoli motori fuori bordo, condotte dagli stessi migranti».

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