• 19 Aprile 2024
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“Francesco Cogoni. Il Vaticano II nell’azione di un vescovo pacelliano”

Francesco Cogoni

OZIERI.Francesco Cogoni. Il Vaticano II nell’azione di un vescovo pacelliano” è il titolo dell’ultima fatica letteraria dello storico Tonino Cabizzosu, parroco di Ittireddu e direttore diocesano dell’Archivio e della Diocesi di Ozieri. Un libro che rende omaggio a un grande Vescovo e ai suoi 36 anni spesi alla guida della Chiesa ozierese. Di seguito la recensione del cancelliere della Diocesi di Tempio, Sandro Serreri.

«Ci sono vescovi che entrano nella Storia, quella vera, s’intende. E che la Storia la fanno con la vita e le opere. Tra questi, sicuramente, è da annoverare Francesco Cogoni, nativo di Quartu Sant’Elena (1894), che fu vescovo di Ozieri dal 1939 al 1975 (morirà cinque anni dopo le dimissioni). Il suo lungo episcopato (36 anni) ha visto – per dirne solo una tra le tante – tre Papi: Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI. Dentro, oltre a quello che stiamo per dire, possiamo trovarvi anche il Cogoni Padre conciliare al Vaticano II.

Di questo vescovo così significativo lo storico Tonino Cabizzosu, noto a chiunque è uso percorrere i sentieri della storia della Chiesa in Sardegna, non si è fatto sfuggire l’occasione di scriverne una ricca documentazione, un testo che non è soltanto una semplice biografia.

Francesco Cogoni viene subito disegnato dentro la cornice di un profilo di poche ma esaustive pagine.

A seguire, prima di esporre l’opera del Cogoni, il Capitolo II descrive la Situazione religiosa in Diocesi, come a voler indicare un metodo che ha per primo passo fondamentale: il vedere. Il quarantacinquenne Francesco Cogoni entrò in una diocesi che aveva il suo volto, la sua identità. Per questo, non tardò a toccarne i tratti con una visita pastorale alla quale ne seguirono ben altre quattro.

Sull’onda dell’Azione Cattolica Italiana, pre e post Seconda Guerra Mondiale, eccolo promuovere l’associazionismo cattolico, in quei tempi terreno molto fecondo per una pastorale che non evitava l’impegno alla formazione religiosa e non soltanto. 

Francesco Cogoni
Mons. Francesco Cogoni con le Piccole Suore di San Filippo Neri di Ozieri

Il Capitolo IV ci da modo di entrare nelle interessanti dinamiche che hanno fatto camminare il Concilio Ecumenico Vaticano II. Commuove immaginare il nostro vescovo ozierese muoversi dentro quelle stanze dove certamente ha aleggiato lo Spirito Santo. Cogoni porterà e promuoverà nel Clero e nelle parrocchie delle antiche diocesi di Bisarcio e Castro l’ecclesiologia conciliare.

Nel Capitolo V dedicato al Seminario e clero diocesano il Cabizzosu non si esime, qui particolarmente, dalla fatica di elencare, fatica apparentemente noiosa, ma la Storia si fa anche e grazie ai dettagli, ai nomi e cognomi di uomini che il metodo del nostro storico giustamente valorizza.

Con la stessa prassi ecco le pagine dove tratta della Sensibilità missionaria, la Voce del Logudoro che sarà nelle mani del Cogoni prezioso strumento di evangelizzazione, la presenza dei cattolici nella dimensione socio-politica. Riguardo questo Capitolo VIII, e tutti gli altri, dobbiamo qui evidenziare il pregio che questo testo possiede: il non tralasciare nessun ambito nell’opera d’indagine e analisi.

Al Cogoni, e il Cabizzosu non lo dimentica – non poteva! –, si deve la Rifondazione della Congregazione Piccole Suore di san Filippo Neri, che tanta parte ha avuto nell’educazione umana e nella formazione religiosa in Ozieri.

Al vescovo costruttore il nostro storico dedica appena quattro scarne pagine. Degne di nota sono le dodici righe con le quali chiude la p. 184.

Il Capitolo XI, Sacerdoti collaboratori, è dedicato ad alcuni sacerdoti che hanno “occupato posti di responsabilità nella pastorale diocesana”. In dieci brevi medaglioni, se ne traccia il profilo biografico senza indugiare su inutili particolari.

Il testo si chiude, non a caso, descrivendo il segreto interiore che fu la fonte zampillante dell’azione pastorale del vescovo Francesco Cogoni: Umiltà e povertà, I pilastri della sua spiritualità. Dietro un sacerdozio e un episcopato interamente spesi per il bene di una porzione del Popolo di Dio c’è sempre una forte spiritualità. Tra l’altro, quella del Cogoni è sempre attuale.

In fine, il Cabizzosu, non pago del lavoro svolto, ci offre anche un’Appendice documentaria, Scritti pastorali e occasionali.

Nelle ultime pagine, come sarebbe consuetudine, non troveremo la bibliografia e le fonti. Queste, invece, sono disseminate nelle numerose e ricche note. Infatti, in base alla metodologia dell’autore, è in queste che si può trovare tutta la fatica e la passione profusi nella ricerca e nella redazione di queste pagine che si lasciano leggere con vero piacere.

Come sempre Tonino Cabizzosu ci offre un testo piacevole che non può mancare nelle nostre biblioteche e che suggerisco come strenna natalizia».

Sandro Serreri

Il ibro, realizzato con il contributo delle Piccole Suore di San Filippo Neri di Ozieri, è stato curato graficamente da Antonello Sabattino. La stampa invece dall’Associazione don Francesco Brundu di Ozieri.

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