• 20 Aprile 2024
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In libreria: “Per una storia del Seminario Regionale di Cuglieri”, il clero sardo si racconta

Mons. cogoni scaled

Recentemente la University Press della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna ha editato il terzo volume – Per una storia del Seminario Regionale di Cuglieri. Vol. III. I ricordi – che compone la trilogia sulla storia del Seminario di Cuglieri, curata dallo storico Tonino Cabizzosu.

Nella premessa, a p. 11, vi è inevitabilmente il richiamo alle due precedenti pubblicazioni, infatti “nel primo si ricostruisce il cammino storico dell’Istituto, con l’analisi degli obiettivi pedagogici, culturali, spirituali. Nel secondo, invece, si è curata la raccolta delle relazioni che i Rettori erano tenuti a presentare, a fine anno, alla Sacra Congregazione dei Seminari e all’Episcopato”.

Nel caso di tale pubblicazione, come richiama il sottotitolo, il campo d’indagine enucleato sono i ricordi di cinquanta sacerdoti che hanno vissuto il loro percorso di formazione sacerdotale nel seminario regionale di Cuglieri durante i quarantaquattro anni che tale istituzione ebbe sede in detta località, prima del suo trasferimento a Cagliari.

L’opera, preceduta da una pregevole prefazione del cardinale Angelo Becciu, la quale se si vuole è la cinquantunesima testimonianza, è corredata da un’analitica introduzione che ricostruisce a tutto tondo quella che fu l’esperienza cuglieritana per tantissimi ragazzi che scelsero di dedicare la loro vita a Cristo..

Tonino cuglieri 3 foto

L’autore, infatti, analizza tra i vari aspetti – tra cui i rapporti tra educatori e alunni, la formazione culturale, le finalità pedagogiche, spirituali, teologiche – anche il rapporto società-contesto. Tema, quest’ultimo, imprescindibile per capire in quale clima l’istituzione ecclesiale e la comunità locale collaborarono marcando, di fatto, una parte della storia socio-economico-culturale sarda.

Per quel che concerne le testimonianze, esse seguono un ordine cronologico secondo il periodo di vita trascorso in seminario dai protagonisti, tra cui, nel novero, i presuli Paolo Carta, Ignazio Sanna, Pier Giuliano Tiddia, Antioco Piseddu.

Tra le varie finalità dell’opera – tra cui la raccolta delle testimonziane, la ricostruzione storica della vita del Seminario durante il periodo di attività cuglieritano – vi è anche quella di mettere in evidenza la differente realtà seminariale così come la formazione teologica, in entrambi i casi prima e dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II. Una ricostruzione storica che permette di cogliere come furono vissute l’esperienza formativa e l’ecclesiologia pre e post-conciliare, nonché in che che modo quest’ultima incise successivamente nella loro vita. Una storia che deve essere letta anche attraverso questa chiave interpretativa, non come fine a sé stessa.

Lo studio si fonda su fonti edite e soprattutto inedite perché raccoglie testimonianze di sacerdoti tutt’ora in vita che, con dovizia di particolari, rievocano sul filo della memoria il loro passato, le loro emozioni. Se si analizzano i contributi singolarmente, specie quelli inediti, ognuno di essi è oggettivamente una fonte documentaria che si rivela imprescindibile se si vuole ricostruire la biografia di una data persona. La produzione storiografica di Cabizzosu si caratterizza, dunque, per essere fonte nella fonte. Nell’ambito dell’esperienza seminariale cuglieritana, come ricorda il cardinale Becciu nella propria prefazione a p. 7, “non vanno dimenticati i tanti giovani che, pur non divenendo sacerdoti, hanno poi assunto ruoli di rilievo nella società civile”. Il campo d’indagine potrebbe estendersi in futuro anche a raccogliere tali voci, così da scrivere un’altra pagina sconosciuta di chi visse tale esperienza e i cui insegnamenti, tra cui quelli conciliari, li fece propri nella vita laicale.

Andrea Quarta, Sorbonne Université

Nella foto di copertina il vescovo di Ozieri Cogoni con alcuni seminaristi. Nella seconda foto: l’autore del libro Tonino Cabizzosu

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