I giovani dicono 250 volte «No alla droga»

Conclusa la settimana di sensibilizzazione della Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga nelle scuole di Villaspeciosa, Decimoputzu. Coinvolti nell’iniziativa anche i giovani calciatori del CUS Cagliari.
Una settimana ricca di incontri per dire «no alla droga». È questa l’iniziativa di cui si sono fatti promotori i volontari della Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga, impegnati in un fitto programma di sensibilizzazione rivolto ai più giovani. Ben sette le conferenze che hanno coinvolto circa 250 ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, un’età considerata cruciale per la prevenzione.
Gli incontri si sono tenuti presso le scuole medie di Villaspeciosa e Decimoputzu e hanno visto la partecipazione anche dei giovani calciatori del CUS Cagliari. L’obiettivo, come spiegato dai volontari, non è stato quello di fare una paternale, ma di fornire un chiarimento su cosa siano realmente la droga, la dipendenza e l’astinenza. Al centro degli incontri, le testimonianze dirette di chi ha vissuto il dramma della tossicodipendenza e oggi condivide la propria esperienza per mettere in guardia i più giovani, in particolare da quei venditori di morte che sono gli spacciatori. Insomma, uno schema informativo studiato affinché siano i ragazzi stessi a comprendere ciò a cui si troveranno di fronte e possano prendere le dovute decisioni per il proprio futuro.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con le istituzioni locali e sportive. Un ruolo chiave è stato svolto dall’assessora del comune di Decimoputzu, Monica Basciu, che ha coordinato i contatti tra la Fondazione e gli istituti scolastici coinvolti. Altrettanto importante è stato il contributo del dirigente del CUS Cagliari, Andrea Vargiu, per l’adesione dei giovani atleti della sua società.

I volontari della Fondazione, che si ispirano al pensiero del filosofo e umanitario L. Ron Hubbard secondo cui “l’arma più efficace contro la droga è l’istruzione”, si sono detti molto soddisfatti dei risultati. Al termine degli incontri, tutti i 250 ragazzi coinvolti hanno firmato una promessa simbolica a tenersi lontani dalla droga. Sebbene questo non rappresenti una garanzia assoluta per il futuro, la Fondazione lo considera un primo, fondamentale passo verso la consapevolezza e la scelta di una vita libera dagli stupefacenti.
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