Il 28 dicembre a Illorai lo spettacolo Innossentes

ILLORAI | 22 dicembre 2025. La co-organizzazione di eventi, con patrocinio oneroso del Comune, valorizza la stretta collaborazione tra le associazioni locali in un rapporto di normative pubbliche e di interesse collettivo.
E appunto in questi termini è sorta la progettualità di Innossentes: scenario di rappresentazione teatrale, musicale e narrativa che rimanda alla Natività di Gesù, e nello specifico tratta della strage degli innocenti.
La voce narrante di mons. Gavino Leone si rifà fedelmente ai testi riportati dal Vangelo di Matteo, mentre per il ruolo di rappresentare il Bambinello è stato prescelto Enea Era, uno dei sei nuovi nati a Illorai nell’arco del 2025, i cui genitori saranno i figuranti per Maria e Giuseppe.
Innossentes – l’eco di Rachele, il sacrificio e la speranza – è uno spettacolo artistico dinamico e scenografico che si avvale della partecipazione dei Cori Melàbrina e Luna Noa, diretti da Barbara Cossu, del gruppo musicale So…Nendhe, dei percussionisti Luca Calvisi e Caterina Triscritti (disco armonico e tamburo oceanico) e del determinante apporto delle associazioni Pro Loco APS e Orminas.
All’evento l’attiva presenza in scena delle bambine/i delle scuole elementari e infanzia, guidate/i dall’insegnante Patrizia Cardu. Luci di scena curate da Full Service di Raffaele Foddis ed effetti sonori da Gianfranco Cossu. La rappresentazione, con direzione artistica e scenografica di Fernando Mussone, si terrà nella palestra comunale di Illorai il 28 dicembre alle ore 20.00.
Sottotraccia, attualizzando Innossentes come momento di riflessione e di connessione emotiva e sociale, si possono leggere:
Sguardi persi senza più innocenza.
Volti segnati di amarezza e paure.
Bambini violati e uccisi per strada
altri venduti comprati sfruttati
massacrati e armati per molte guerre.
E l’urlo di bambini senza nome
– simile colpa dei coetanei di Gesù –
non ferisce la coscienza dei nuovi Erode
capaci solo di rubare i loro corpi
i loro sentimenti le loro anime
per alimentare le barbarie e il progresso
della dolente nicchia di civiltà.
Come sarà il nostro futuro
di complici assensi e silenzi?
Dov’è la loro innocenza
senza un gioco e un sogno da crescere?
Sorrisi perduti per sempre a Beslan…
E così stesso è ora a Gaza, in Palestina,
e per la decenne vittima ebraica a Bondi Beach.
Cristoforo Puddu
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