Il testo lirico “Ti amo” di Mario Puddu nella nuova veste musicale e interpretativa di Manuela Mameli

L’artista ogliastrina ha presentato l’inedito lo scorso 12 aprile all’Ibis di Nuoro, durante l’evento dedicato allo studio grammaticale contrastivo sardo-italiano del professor Puddu.
La lirica in limba “Ti amo” di Mario Puddu era stata armonizzata meravigliosamente e con pregio da Barbara Cossu, nel 2015 e sulla base musicale No poto reposare di Giuseppe Rachel, e proposta dal coro femminile Melàbrina di Illorai, da lei diretto, in diverse manifestazioni della corale.
Ora, il noto testo poetico, è stato riproposto – con sontuosità musicale, potenzialità emotiva, qualità interpretativa e sorprendente estensione vocale – nella nuova veste confezionata in raffinatezza musicale e voce da Manuela Mameli.
Non si può non segnalare la grandezza artistica di Manuela, comunicativa ed empatica con il pubblico che ha avuto il piacere di ascoltarla eseguire, in anteprima assoluta, il suo ultimo lavoro di compositrice musicale e interprete dei versi in sardo. L’occasione è stata la presentazione lo scorso 12 aprile all’Ibis di Nuoro dello studio grammaticale contrastivo sardo-italiano di Mario Puddu, in cui l’artista ogliastrina di Triei ha omaggiato l’evento con il suo inedito. Nell’esibizione era accompagnata dal virtuoso chitarrista Fabrizio Bandinu. L’esecuzione è stata magistrale, dall’armonia-melodia unica, ammaliante e penetrante al primo impatto.
Manuela Mameli, cantante professionista e insegnante di canto moderno e corale (si presenta come Jazz Singer Multi-Style Vocalist), è laureata con lode in Canto Jazz al Conservatorio di Cagliari (la tesi sperimentale era incentrata sulla contaminazione tra jazz e musica sarda, a cui riversa la sua naturale attenzione artistica e di attenta creativa “esplorazione”) e specializzata in jazz al Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
Si occupa attivamente della tradizione musicale sarda, di pop nazionale e internazionale. Collabora costantemente con musicisti di eccellenza e ha coltivato importanti e prolungate esperienze musicali all’estero: Danimarca, Svezia, Cina, Russia, Germania, Belgio e cantato per i sardi in Italia (Parma, Modena, Verona, Roma, Portoferraio, ect.) e nel mondo. Protagonista in frequenti edizioni dell’European Jazz Expo e “orgogliosamente” finalista al Premio Andrea Parodi 2016.
Nell’intensa attività professionale in estero ha promosso, nel 2020 con una tournée nei prestigiosi teatri della Federazione Russa, i classici del jazz e brani originali e della tradizione sarda rielaborati per orchestra jazz; in Cina ha un rapporto artistico continuativo e tra le tante presenze significative ricordiamo il gemellaggio con l’Accademia di musica ad Hangzhou e la manifestazione, patrocinata dalla Regione Sardegna, per promuovere le eccellenze produttive dell’Isola e la cultura musicale.
Nel 2022, presso l’Istituto Italiano di Cultura a Copenaghen, propone con gran successo “le sue rielaborazioni di grandi evergreen del folklore isolano, insieme alle sue composizioni originali”.
Recenti le collaborazioni in concerti con Antonella Ruggiero, Luisa Corna, Rose Villain e il rapper italiano Boro Boro. Il 2024 è stato caratterizzato per il tour nelle filarmoniche e nei teatri della federazione Russa e in Asia.
Direttrice e arrangiatrice del Coro Santa Lucia di Triei, ne ha prodotto il lavoro discografico corale, ed è attualmente impegnata nella lavorazione, e imminente pubblicazione, di un lavoro discografico col suo quartetto jazz.
Gli spettacoli proposti da Manuela Mameli sono custodi di magia, di raffinata eleganza e saperi musicali, coinvolgenti e proposti con originale personalità, nell’amalgama di ritmi antichi e moderni, segnati dalla profonda melodiosità interpretativa e dall’identitario intreccio dell’irriducibile “voce sensuale e avvolgente ma genuinamente isolana”.
“Ti amo” de Mario Puddu
No mi ndhe poto istare, zente amada,
Tue sàmbene meu e carre mia,
E mi est trummentu, dolu e maladia
Pro cantu ses penendhe dominada!
Sa libbertade tua cherzo e bramo
Ca est su bene tou su chi amo!
Sardigna, prendha, rica ’e donzi bene,
A tilipendhe ses, disisperada!
Però s’ispera puru est destinada,
Che a totu sos àteros, pro tene!
Tandho, fortza! Corazu! Tot’unida,
Ca in sa libbertade bi est sa vida!
No istes a birgonza, umiliada:
Pesandhela, sa conca! Est fatu die!
E, mai prus, non dias fide a chie
Ti muntenet derruta, iscaminada!
Fàghedi onore, libbertade e istima:
Fortza, Sardigna, pèsadi e camina!
Ba’in bonora, bae, terra mia!
E sias beneita, amada zente!
Ti lugat in su chelu eternamente
S’istedhu de sa paghe a fagher ghia!
Fàghedi onore, libbertade e istima:
Fortza, Sardigna, pèsadi e camina!
Valores: cussu de s’istima coment’e pópulu, de si agatare, arreconnòschere e apretziare e cundivídere coment’e colletividade solidale, gente, pópulu, amore de pópulu e no solu coment’e dimensione individuale pro una síngula pessone innamorada. Chentza sa dimensione colletiva sos Sardos no semus zente (ponimus puru bonas) ma no pópulu! Bonu s’amore po sa síngula pessone, ma proite no est ateretantu bonu cussu colletivu ateretantu netzessàriu po totu sa zente, pro totu su pópulu e pro sa terra nosta? (mp)
Cristoforo Puddu
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