• 5 Ottobre 2025
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Illorai, il botanico Ignazio Camarda omaggiato con un convegno sugli alberi monumentali

Ignazio Camarda
È stato uno studioso che ha indagato e scandagliato con determinazione i territori dell’Isola, dimostrando grande attenzione e interesse a grandi alberi e boschi.

ILLORAI | 5 ottobre 2025. Ignazio Camarda (Orani 1946 – Sassari 2025) è stato per decenni docente Ordinario di Botanica sistematica nel Dipartimento di Agraria dell’Ateneo sassarese, figura apicale di grande fitologo, referente scientifico dell’Orto botanico a Sassari, fondatore e direttore-presidente del Parco di La Maddalena e tra i massimi competenti conoscitori delle bellezze, ricchezze e valori naturalistici della Sardegna, impegnato costantemente con unica ammirevole dedizione alla conservazione ottimale del territorio. Autore di numerosi testi di assoluta valenza scientifica, in cui valorizza e risalta il vasto patrimonio della biodiversità sarda. Tantissimi i libri pubblicati con spirito divulgativo – supportati da documentali studi e ricerche – ed intesi a utilizzare al meglio le potenzialità rappresentate dai grandi alberi, dalle foreste secolari e dai diversi habitat dell’Isola; contribuì, in modo significativo, a individuare le determinanti e prioritarie aree regionali da tutelare. Al prof. Camarda si devono scoperte, studi di unicità e la descrizione di nuove specie: una peonia (Paeonia sandrae) omaggia il nome della figlia Sandra. Apprezzato e valente stimato studioso a livello nazionale ed internazionale, oltre che eccellente disegnatore botanico, sviluppò importanti collaborazioni di passione scientifica in Spagna, Marocco, Colorado e nel Ciad, dove compì un laborioso inventario della flora.

È stato uno studioso che ha indagato e scandagliato con determinazione i territori dell’Isola, dimostrando grande attenzione e interesse a grandi alberi e boschi. Il documentato lavoro è confluito in un volume di 850 pagine, con oltre 1.000 immagini fotografiche a colori; l’opera, titolata “Grandi alberi e foreste vetuste della Sardegna – Biodiversità, luoghi, paesaggi, storia” – pubblicato da Carlo Delfino editore, Sassari, 2020 – tratta compiutamente dell’albero come “l’elemento più rappresentativo nel paesaggio vegetale” e degli esemplari straordinari presenti in Sardegna ed apprezzati “tra i più grandi e annosi”, con “dimensioni inusuali” e che “richiamano la storia e la cultura agraria della Sardegna”. Particolari alberi, considerati “tra i maggiori sinora conosciuti in Italia e in Europa”, evidenziano il patrimonio sardo di biodiversità tra i più significativi di tutta l’area mediterranea.

L’insigne botanico è stato un esperto cultore della limba sarda e appassionato poeta, autore della raccolta lirica “Custa bella de ervas familia e de animales” (EDES, 2014); un manifesto, in limbazu de Orane, anche di denuncia per la preoccupante situazione delle zone interne, e non solo, votate all’irreversibile spopolamento con la perdita di agrodiversità e cultura agraria. La silloge, una sintesi “tanto popolare quanto scientifica nel senso filologico dei termini”, trasmette informazioni, conoscenze ambientali con immagini d’esaltante poesia d’amore per la Sardegna tutta: regno ideale, di tutela e valorizzazione, della botanica e di sarditudine.

Prof. Ignazio Camarda ha composto inoltre la lirica “Su chercu pius bellu”, dedicata alla nota monumentale “Roverella di Illorai”, in località Sa Melàbrina (Montes de Artu), vestigia residua di foresta primaria e stimata come la più grande d’Europa. E proprio per la particolare considerazione, disponibilità e preziosi contributi di studio offerti per favorire l’equilibrio naturale attuale, che lo studioso, nella sua lunga attività scientifica, ha riservato per le vecchie e pregiate piante monumentali del territorio montano illoraese e del Marghine-Goceano, l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Pro Loco APS locale omaggiano la memoria del botanico con la dedica del Convegno internazionale sugli alberi monumentali; l’evento si terrà il 20 e 21 novembre nella fattoria didattica del Parco di Iscuvudè-Illorai.

I lavori del convegno celebreranno il ricordo anche dei professori Edoardo Biondi e Sandro Pignatti (prevista una cerimonia di messa a dimora degli alberi dedicati ai tre botanici) e svilupperanno i temi del valore storico, culturale e naturalistico degli alberi monumentali; ecologia e ruolo ambientale degli alberi monumentali e delle foreste vetuste e relativa conservazione e tutela con la definizione di un decalogo operativo per la salvaguardia.

Comitato scientifico: Gianluigi Bacchetta, Simonetta Bagella, Antonio Casula, Gianluca Cocco, Giuseppe Mariano Delogu, Emmanuele Farris, Mauro Fois, Bernabè Moya, Giovanni Piras, Giuseppe Brundu. Il convegno è patrocinato da Comunità Montana del Goceano, ANCI Sardegna, UNICA Università degli Studi di Cagliari, UNISS Università degli Studi di Sassari, Centro Conservazione Biodiversità-BG-SAR, Agris (Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura), Forestas (Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente della Sardegna), Laore (Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura), Corpo Forestale-Vigilanza Ambientale, Viola Eugeniae Parl, Associazione Patriarchi della Natura in Italia, ISSLA (Istituto Sardo di Scienze, Lettere e Arti).

Cristoforo Puddu

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