• 20 Giugno 2025
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Orune. Omicidio Goddi, arrestato il presunto assassino

Carabinieri Orune
L’uomo, secondo gli inquirenti, il 4 agosto 2023 avrebbe sparato quattro colpi di pistola contro Luca Goddi, colpendolo alla testa e a una spalla mentre era seduto al volante della sua Volkswagen Golf, in corso Repubblica.

ORUNE | 20 maggio 2025. Questa mattina, a Orune, i Carabinieri della Compagnia di Bitti e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Nuoro, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un uomo del posto. L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Nuoro su richiesta della Procura della Repubblica, nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Luca Goddi (47), avvenuto il 4 agosto 2023 nel centro del paese barbaricino. Contestualmente, altre quattro persone sono state denunciate a piede libero. Sono accusate, a vario titolo, di concorso in omicidio e di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.

Lucca Goddi 1
Luca Goddi, la vittima

Il provvedimento restrittivo scaturisce da un’articolata attività investigativa, condotta attraverso tecniche tradizionali e strumenti tecnologici, che ha portato ad attribuire la responsabilità dell’omicidio a Pietro Contena, 54 anni, residente a Orune. Nel pomeriggio di quel 4 agosto avrebbe esploso quattro colpi di pistola calibro 9×19 contro Luca Goddi, colpendolo alla testa e a una spalla mentre era seduto al volante della sua Volkswagen Golf, ferma in corso Repubblica. Le indagini hanno inoltre permesso di identificare la persona che avrebbe aiutato Contena a fuggire immediatamente dopo il delitto e a denunciare in concorso con l’arrestato quattro persone per porto abusivo di arma da fuoco.

L’omicidio è avvenuto intorno alle 18:30, in una zona centrale e affollata, davanti a numerosi testimoni che si trovavano nei bar lungo il corso. Tuttavia, nessuno ha fornito elementi utili alle indagini. Le forze dell’ordine hanno quindi ricostruito i fatti grazie a un’attenta analisi della scena del crimine, alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private, all’esame dei tabulati telefonici e a intercettazioni ambientali e telefoniche. Un lavoro minuzioso che ha permesso di chiarire il quadro investigativo e identificare il presunto autore.

Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a una sentenza definitiva di condanna. Le indagini proseguiranno anche per verificare l’eventuale esistenza di elementi a favore degli indagati.

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