• 9 Ottobre 2025
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Oschiri, grande successo per la serata dedicata all’intellettuale Mimmo Bua

Oschiri Mimmo Bua 2
Associazioni, artisti e studiosi hanno reso omaggio al poliedrico oschirese, scomparso nel 2009.

OSCHIRI | 9 ottobre 2025. Grande successo della manifestazione rievocativa la figura di Mimmo Bua, poliedrico intellettuale di Oschiri scomparso nel 2009. A rendere possibile l’evento svolto nei giorni scorsi hanno contribuito un’aggregazione di associazioni, molte unite e portatrici di cultura. In primis, l’associazione Amistade, ideatrice dell’iniziativa, curatrice della Biblioteca oschirese, dove raccoglie libri, riviste e articoli di autori del paese che come Mimmo Bua si sono distinti nel panorama letterario regionale e non solo, vedi Paolo Cherchi, accademico dei Licei che ha raccolto l’invito, divenendone presidente onorario. Poi, l’archivio Mario Cervo di Olbia, nuova capitale della musica sarda, sede del battesimo del viaggio letterario, trasmesso da Radio Olbia Web; l’Amministrazione comunale di Oschiri, che da tempo investe in cultura; l’associazione Soliana di Cagliari, fondata dallo stesso Mimmo Bua, e l’associazione Ammentos di Mario Zamburru. L’evento è stato inserito nel programma di Etno’s che con Elighe organizza un innovativo festival letterario in Anglona. Hanno inoltre cooperato alla manifestazione: Graziella Elia, compagna di vita e di percorso artistico di Mimmo, la quale ha dato voce al grafico Bruno Pittau, uno degli amici più cari, che assieme a Mimmo ha curato la raccolta di testi, musiche che da Olbia hanno visto la luce, dopo aver trascorso tanti anni nel buio del cassetto; Frabrizio Derosas che ha avuto la possibilità di godere della sua amicizia, negli anni del Festival di Amistade a Olbia; il sindaco di Oschiri Roberto Carta, profondo conoscitore della sua vita e opera.

Oschiri Mimmo Bua

A completare il successo della serata la partecipazione di Domenico Campesi, uomo di teatro che con le parole prive di supporto musicale ha messo a nudo il tono poetico delle canzoni, la loro origine storica e culturale assieme. Antonello Mulargia, artista di musica leggera che ha visto cambiare la vita artistica di Mimmo. E non ultima, Franca Pinna, figlia d’arte, erede della tradizione musicale sarda, che grazie all’influenza del padre Nanni Pinna, continua a distinguersi nel panorama artistico isolano e internazionale. Prima donna ad interpretare le canzoni del cantautore Mimmo Bua, offrendo nuova sensibilità e una voce inedita nel suo repertorio, arricchendo così il dialogo tra tradizione e innovazione nella musica sarda. Il tutto coordinato dalla presidente della fondazione “G. Sanna” Tiziana Sanna che, dinanzi al folto ed interessato pubblico, ha espresso il meglio di sé e capacità empatica.

Mario Bua, presidente di Amistade, ha sottolineato: «Nasce un progetto di conservazione di memorie, testimonianze e testi preziosi, come nel caso del libro Chentu e una cantone de Miali Logudoresu, ma anche il recupero di quell’utopia, indispensabile a percorrere il sentiero del cambiamento». Secondo Mario, Mimmo si colloca «tra connottu e sa rivoluzione. Dalle ceneri in cui versa l’umanità oggi, si può rinascere. Grazie alla forza del bello». Insomma: “Il cavaliere del sogno ritorna!” come direbbe, Placido Cherchi, carissimo amico d’infanzia di Mimmo Bua.

Giuseppe Mattioli

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