Olbia, il bilancio dei controlli antidroga e anticontraffazione della GdF al Red Valley

Segnalati alla Prefettura oltre 40 assuntori e sequestrati circa mille articoli di merchandising taroccati.
OLBIA | 21 agosto 2025. Si è conclusa con un bilancio di oltre 40 segnalazioni alle Prefetture competenti dei controlli antidroga eseguiti dalla Guardia di Finanza durante il Red Valley, che si è svolto dal 13 al 16 agosto nel capoluogo gallurese. L’attività, coordinata dalle unità cinofile del Gruppo Olbia, ha interessato principalmente i varchi d’accesso al festival, permettendo di intercettare le sostanze stupefacenti prima che entrassero nell’area dell’evento che, anche quest’anno, ha attirato decine di migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo.
Particolarmente preoccupante il dato relativo al tipo di sostanze sequestrate: accanto ai più comuni derivati della canapa indiana come hashish e marijuana, i finanzieri hanno trovato in possesso soprattutto di giovani e giovanissimi anche droghe pesanti e sintetiche come cocaina e ketamina. Durante i quattro giorni di musica, il dispositivo di sicurezza ha visto impiegati, oltre alle unità cinofile, anche un contingente di “Baschi Verdi” della Sezione Operativa Pronto Impiego.
L’operazione rientra in una strategia più ampia predisposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza per il periodo estivo, con l’obiettivo di garantire sicurezza e prevenire episodi di spaccio e microcriminalità, tanto in ambito urbano quanto durante i grandi eventi come, per l’appunto, il Red Valley.
L’attività delle Fiamme Gialle non si è limitata al contrasto dello spaccio e consumo di stupefacenti. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla prevenzione e repressione del fenomeno della contraffazione e alla tutela dei marchi registrati. In questo ambito, sono stati sequestrati circa mille articoli di merchandising contraffatto che riportavano illegalmente loghi e nomi degli artisti protagonisti delle quattro giornate di festival. I responsabili di questa attività illecita sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
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