• 18 Agosto 2025
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Sardegna, impennata di morti sul lavoro: +50% in un anno

infortunio sul Lavoro
Il segretario generale della Cisl Sardegna Pier Luigi Ledda: «L’impennata degli infortuni mortali nel 2024 è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta collettiva. Serve dare attuazione immediata al Patto di Buggerru».

Maria Foddai 2024

CAGLIARI | 18 agosto 2025. Un’incidenza di 46,8 infortuni mortali sul lavoro in Sardegna ogni milione di occupati, in netto aumento rispetto al 2023 (31,2) e superiore del 25% rispetto alla media nazionale (34,1). Questo il preoccupante quadro che emerge dall’ultimo Report annuale dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering, aggiornato al 31 dicembre 2024.

La crescita degli incidenti sul lavoro colloca l’isola in zona rossa, ovvero tra le regioni italiane con rischio infortunistico più alto, insieme a Basilicata, Valle d’Aosta, Umbria, Trentino-Alto Adige, Campania e Sicilia. «L’aumento dell’ultimo anno – sottolinea il segretario generale della Cisl sarda Pier Luigi Ledda – segna un +50% rispetto al 2023, riportando la Sardegna tra i territori a maggiore rischio del Paese, un dato che trova purtroppo conferma anche nelle rilevazioni del primo semestre 2025, che continuano a registrare livelli molto alti di mortalità sul lavoro».

«Per questo – prosegue il Segretario – chiediamo con forza che venga data attuazione immediata e completa al Patto di Buggerru, che non deve restare solo un documento simbolico, ma tradursi in scelte politiche concrete. La prossima legge di bilancio deve stanziare risorse adeguate per rafforzare la formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, aumentare i controlli ispettivi nei settori a rischio come edilizia, trasporti e agricoltura, sostenere programmi di innovazione e digitalizzazione della sicurezza, garantire una maggiore tutela per i lavoratori più fragili, dagli over 65 ai giovani neoassunti, fino agli stranieri. Solo con un impegno reale e condiviso – conclude il leader della Cisl – potremo restituire dignità al lavoro e speranza alle famiglie sarde. La sicurezza non un costo: è un investimento per il futuro della Sardegna».

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