Scoperta a Oschiri maxi coltivazione di canapa, arrestati tre uomini

Sequestrate dai Carabinieri oltre 400 piante. I fermati sono stati rinchiusi nel carcere di Bancali.
OSCHIRI | 19 settembre 2025. Nei giorni scorsi a Oschiri, i Carabinieri della locale Stazione, con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia di Ozieri e dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna di Abbasanta, hanno arrestato in flagranza di reato tre uomini, accusati di detenzione ai fini di spaccio di droga, furto aggravato e porto di oggetti atti a offendere.
L’operazione è nata da una mirata attività di contrasto alla produzione di sostanze stupefacenti, avviata dai Carabinieri di Oschiri. Grazie al monitoraggio costante del territorio e alla raccolta di informazioni, i Militari avevano infatti rilevato movimenti sospetti lungo la riva nord del lago Coghinas, nei pressi del ponte “Diana”.
Considerata la conformazione del terreno, caratterizzato da fitta vegetazione, e la vastità dell’area da controllare, è stato richiesto il supporto dei Carabinieri dello Squadrone Cacciatori. Questi ultimi, sfruttando le proprie competenze specialistiche, hanno condotto per diversi giorni servizi di osservazione discreta, che hanno consentito di individuare una vasta piantagione di cannabis. La coltivazione, collocata a pochi passi da un cantiere, era curata nei dettagli e servita da un articolato sistema di irrigazione a cascata alimentato da tre serbatoi.
Dopo giorni di appostamenti, nella notte i Carabinieri di Ozieri e Oschiri, insieme ai Cacciatori di Sardegna, si sono infiltrati nella zona. All’alba hanno risalito le rive del Coghinas e sono intervenuti sorprendendo i tre uomini mentre stavano irrigando la piantagione e controllando il corretto funzionamento dell’impianto idrico.
L’intera coltivazione è stata sequestrata: oltre 400 piante di cannabis, alte tra gli 80 e i 170 centimetri, diverse fototrappole installate per sorvegliare l’area, circa 1.000 metri di tubazioni, tre cisterne dalla capacità di 1.000 litri, concimi, insetticidi e vari, attrezzatura da lavoro e per l’irrorazione di fitofarmaci . I tre arrestati avevano inoltre con sé tre coltelli a serramanico di genere proibito.
Durante le operazioni di smantellamento e distruzione della piantagione, è emerso anche che l’acqua utilizzata per irrigare le piante proveniva da un allaccio abusivo.
Al termine delle procedure, e su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari che coordina le indagini, i tre uomini sono stati trasferiti nel carcere di Sassari-Bancali, in attesa dell’udienza di convalida.
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