• 29 Marzo 2024
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Stretta sulle armi a Buddusò, sequestrate dai Carabinieri 4 pistole, 7 fucili e una carabina

Budduso
L’armamento insieme a 225 cartucce è stato sequestrato ad un operaio di 40 anni che, pur avendo le regolari autorizzazioni di possesso, secondo i Militari della Compagnia di Ozieri sarebbe responsabile di un grave episodio di omessa custodia.

BUDDUSÒ. Recentemente i Carabinieri della Compagnia di Ozieri hanno intensificato i controlli nell’abitato di Buddusò e nelle campagne circostanti, tesi a dare un nome a coloro che recentemente nella zona, «si sono resi responsabili di gravi reati mediante l’uso di armi da fuoco». Proprio nell’ambito di tali verifiche, l’attenzione dei Militari dell’Arma si è subito focalizzata su D.F., un operaio di 40 anni del posto, il quale, pur essendo un legittimo detentore di un considerevole numero di fucili e pistole, sarebbe responsabile di un grave episodio di omessa custodia.

Gli uomini del Nucleo operativo della Compagnia di Ozieri, supportati dai colleghi della Stazione di Buddusò, dopo aver eseguito numerose ispezioni amministrative ad altrettanti residenti del paese, sono giunti nell’abitazione dell’uomo e hanno sequestrato due particolari pistole: una semiautomatica Beretta calibro 9 ed un revolver Smith & Wesson calibro 357 magnum. Due armi dalla notevole capacità offensiva che, «in almeno un’occasione – rendono noto i Carabinieri –, erano state utilizzate per commettere dei reati e per i quali sta indagando la Procura di Sassari». 

L’attività non si è però limitata al sequestro solo di queste due pistole. Infatti, le verifiche sono state estese anche su tutte le altre armi detenute dall’uomo, al quale, avendo dato prova di assoluta inaffidabilità nella custodia delle stesse – come accertato dai Carabinieri –, è stato notificato un provvedimento urgente di ritiro cautelare di ulteriori due pistole calibro 7.65, sette fucili da caccia calibro 12, una carabina calibro 22 L.R., nonché 225 cartucce. Immediata anche la sospensione del relativo libretto di porto d’armi.

«Ora, oltre al procedimento penale – spiegano i Militari –, l’interessato dovrà affrontare un procedimento amministrativo davanti al Prefetto di Sassari, il quale, essendo l’autorità provinciale di pubblica sicurezza che deve provvedere alla tutela dell’ordine e della pubblica tranquillità, possiede la più ampia discrezionalità nell’intraprendere tutti gli atti che gli sono consentiti dalla legge e che egli ritiene più idonei per la difesa della comunità».

In questo caso, tenuto conto delle presunte scarse garanzie di affidabilità e di rispetto delle norme che sono state dimostrate dalla persona individuata dai Carabinieri, l’autorità prefettizia potrà quindi avvalersi dell’articolo 39 del Tulps, il testo unico che disciplina tutte le attività soggetto ad autorizzazioni di polizia come, ad esempio, la detenzione ed il porto delle armi da fuoco.

Nei prossimi giorni i controlli dei Carabinieri disposti dalla Compagnia di Ozieri continueranno con lo scopo di individuare ulteriori inosservanze della legge. 

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