Lezione itinerante dell’UTE di Ozieri a Castelsardo

OZIERI | 11 maggio 2025. Castelsardo, borgo tra i più belli d’Italia, è stata la meta dell’ultima lezione itinerante organizzata dall’Università della Terza Età di Ozieri. Un’esperienza didattica fuori dall’aula, pensata per avvicinare gli allievi alla conoscenza del territorio attraverso un apprendimento diretto e coinvolgente. Ad accogliere il gruppo nella cittadina, il profumo del mare sospinto dalla brezza mattutina e la visione dell’antico castello medievale dei Doria che domina l’abitato abbarbicato su un’imponente roccia affacciata sul Golfo dell’Asinara.

Durante la visita, gli studenti hanno potuto ammirare la chiesa di Santa Maria delle Grazie, in stile romanico, che custodisce il “Cristo Nero” — lu Cristu nieddu —, un crocifisso ligneo del Trecento, tra i più antichi dell’isola, e la chiesa cattedrale di Sant’Antonio Abate (Sant’Antoni di Casteddu), che svetta tra le rocce, testimonianza dell’antica diocesi di Ampurias.
Questo angolo di Sardegna è una terra di agricoltori, pastori, pescatori e artigiani dell’intreccio. Un luogo di tradizioni e identità, abitato da gente ospitale e piena di cuore. La cucina, un caleidoscopio di emozioni. A custodire questo splendido borgo, un pachiderma bruno rossastro – la rocca dell’Elefante –, un gigante di sasso, guardiano silenzioso di antiche storie.

Le lezioni itineranti si inseriscono nel programma didattico dell’Ute, che ha l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla storia, alla cultura e alle attività economiche della Sardegna. Comprendere il territorio in cui si vive è infatti il primo passo per sentirsi parte di una comunità. In quest’ottica, queste esperienze favoriscono l’interazione e rendono l’apprendimento più coinvolgente e autentico.
Maria Bonaria Mereu
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