Monti. “Donne del Mediterraneo”: debutta con successo la rassegna culturale firmata Erèntzia

Pubblico partecipe e atmosfera magica per l’evento che domenica ha unito letteratura, narrazione e musica con protagonista Grazia Deledda.
MONTI | 10 settembre 2025. È stata una serata magica quella di domenica 7 settembre a Monti. La prima rassegna culturale “Donne del Mediterraneo” organizzata dall’Associazione Erèntzia ha visto la luce nella cornice della chiesa di S. Giovanni Battista sotto l’aura propizia della luna nella sua fase di massimo splendore. Un pubblico attento e appassionato ha seguito l’evento che tra narrazione e musica ha affascinato grandi e piccoli. Ad avviare la serata è stata una componente dell’Associazione: quattro donne che vogliono dare spazio ad altre donne che con la loro arte e creatività continuano a fare del Mediterraneo un luogo di incontro e di condivisione. E questo partendo proprio da Grazia Deledda che con la sua autorevole scrittura ha fermato immagini e pensieri.
La parola poi è passata al giornalista del quotidiano La Nuova Sardegna Marco Bittau che ha sottolineato quanto valore abbiano a Monti le numerose associazioni culturali che manifestano il loro interesse per la valorizzazione delle tradizioni attraverso eventi di diversa natura. A seguire l’intervento del delegato delle associazioni del paese che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale.

La serata è entrata nel vivo con Marco Bittau che ha introdotto la figura di Grazia Deledda, unica donna italiana che, ad oggi, ha vinto il Nobel per la Letteratura. L’attenzione è stata rivolta al romanzo autobiografico Cosima, per mettere in luce aspetti noti e meno noti, sottolineando anche quelle che sono le perplessità relative all’autenticità dell’opera a seguito della manipolazione da parte del curatore e del figlio.

A seguire l’attore e scrittore Gianluca Medas. Mondi lontani che sono diventati presente, profumi accennati che si sono scoloriti in ricordo e desideri appena abbozzati che sono diventati vivida realtà grazie alla sua coinvolgente narrazione. Ad accompagnare il racconto le musiche di Mauro Mibelli (Direttore artistico dell’evento) e Nicola Agus che hanno elevato quei pensieri a struggente dolcezza e amaro dolore, che hanno intrecciato sentimenti reali ad immagini lontane, purificato sogni e rinvigorito pensieri. Perché da ciò che è stato, che è passato e non c’è più nasce commozione per ciò che è. Narrazione, pathos, lirica che intrecciati sapientemente hanno offerto al pubblico uno spettacolo di alto profilo. Lo spettatore era lì con Cosima, a condividere momenti di genuina infanzia, era lì ad assaporare emozioni di fanciullezza, ad ascoltare dubbi e certezze. Ed era ancora lì a sentire suoni, rumori, echi di morte con la musica di Nicola Agus. Con lui gli oggetti sono diventati strumento: un portacandela, una bottiglia di vino, un foglio di carta e una conchiglia. E poi ancora il suono delle launeddas elettroniche, di sua creazione. Un’arte, la sua, che ha incantato.
Al termine della serata il consueto momento conviviale che l’Associazione Erèntzia propone agli spettatori: ottimo cibo e ottimo vino, offerto quest’ultimo dalla Cantina del Vermentino, che ha permesso di sollevare i bicchieri per augurare di ritrovarsi presto a condividere altri momenti all’insegna della cultura.
Piera Anna Mutzu
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