Edomor, la rinascita musicale dell’artista di Mores Edoardo Piga

Dopo vent’anni di silenzio, il musicista torna con un progetto autentico che fonde rock, pop e folk. Già online il videoclip del brano “Paghe”. A dicembre l’uscita dell’album “Mundu Nou”.
MORES | 14 ottobre 2025. Il suo nome d’arte è Edomor, ed è la voce di una Sardegna che resiste, che lavora, che spera. Edoardo Piga, cantautore di Mores, ha scelto il giugno 2024 come punto di partenza per riprendersi la scena musicale dopo quasi vent’anni di assenza dai palchi. Un ritorno che sa di rinascita, di parole custodite troppo a lungo, di melodie che attendevano solo il momento giusto per prendere forma.
Dal 2005, Edoardo non ha mai smesso di scrivere brani e poesie, soprattutto in lingua sarda: un patrimonio di emozioni e storie cresciuto nel silenzio, alimentato dalla passione e dall’osservazione attenta del mondo circostante. Con pazienza e dedizione, ha trasformato questi scritti in musica, dando vita all’album Mundu Nou, una fusione di pop-folk e rock capace di trasmettere adrenalina e nostalgia in un equilibrio potente e autentico.
Questo lavoro, interamente scritto, suonato, inciso e prodotto dallo stesso artista, uscirà completo a dicembre, ma è già online (Spotify, YouTube, Amazon Music) il videoclip del brano Paghe. Con arrangiamenti che rispettano la tradizione ma guardano al futuro, la canzone si apre con una fotografia cruda e reale della vita quotidiana: “Correndo nel cammino della vita, ogni giorno lottiamo per riuscire a finire la settimana…”. Un ritratto di chi lavora duramente tutti i giorni, per portare in tavola il necessario; una storia che parla di dignità, fatica e resilienza.
Ma Paghe non si ferma alla dimensione personale. Diventa anche una denuncia contro la violenza cieca, le guerre di potere e le ingiustizie globali che colpiscono gli innocenti: “L’uomo sempre guerreggiando per far vedere chi è il più potente… ammazzando bambini che non hanno nessuna colpa”. Il ritornello è un monito universale: “Il cielo e la terra ci stanno osservando e vedono che invece di aiutarci fra noi ci stiamo distruggendo”. Poi arriva l’incoraggiamento: “E allora balliamo tutti insieme con la speranza di riabbracciarci… preghiamo che Dio ci dia la forza di rialzarci”. La musica si trasforma così in un rito di guarigione, in danza condivisa, in atto di fede per diventare strumento di unione e rinascita. Con Paghe, Edomor non cerca quindi solo di emozionare: vuole svegliare, unire, ricordare che la pace non è un concetto astratto, ma una scelta quotidiana. E in un mondo che spesso dimentica, lui canta per ricordare. Il videoclip, girato in un suggestivo paesaggio dell’isola, amplifica il senso del brano attraverso una narrazione visiva ricca di rimandi simbolici e immagini fortemente evocative, capaci di trasmettere l’intensità e l’anima del messaggio.
L’impegno artistico di Edomor nel corso di quest’anno ha trovato già pieno riconoscimento, tanto da essere stato selezionato dall’emittente radiofonica sarda Radiolina tra i migliori artisti emergenti dell’isola per partecipare al contest “Arrexini” a Ussaramanna, andato in onda su Videolina e altri canali regionali. Ha inoltre rilasciato diverse interviste in programmi televisivi come “Sala Prove”, e soprattutto ha trascorso tutta l’estate impegnato in concerti in giro per la Sardegna.
Ma c’è un’altra passione che accompagna Edoardo da sempre: il bodybuilding natural, coltivato fin dall’età di dieci anni. «Sono cresciuto con il ferro tra le mani e le note nella testa: due mondi che mi hanno insegnato disciplina, forza e libertà espressiva», racconta.
Durante i vent’anni lontano dai palchi musicali, Edoardo è salito su quelli delle gare di bodybuilding, partecipando anche a gare di rilievo nazionale come i Campionati Italiani. Oggi è personal trainer e gestisce la sua palestra, Edofitness, a Mores, dove ogni giorno aiuta le persone a migliorare sé stesse, fisicamente e mentalmente.
«Allenarsi e fare musica, per me, sono due forme di arte: entrambe richiedono dedizione, ascolto, e la voglia di superare i propri limiti», spiega. «Quando salgo sul palco, porto con me anche quella forza interiore che ho costruito in anni di allenamento. E quando sono in palestra, la musica è sempre con me: è il ritmo che accompagna ogni respiro, ogni ripetizione, ogni conquista».
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