• 10 Novembre 2025
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Dermatite bovina, in Gallura copertura vaccinale al 95%. Chiesto lo sblocco delle movimentazioni

Vaccinazione bovini
Coldiretti Sardegna: «Sforzi delle aziende virtuose da premiare».

CAGLIARI | 10 novembre 2025. Un segnale di fiducia e un appello accorato partono dalla Gallura, in prima linea nella battaglia contro la dermatite nodulare contagiosa bovina (Lumpy Skin Disease). Grazie al successo della campagna di immunizzazione, frutto dell’impegno sinergico tra allevatori e servizi veterinari, il territorio ha raggiunto risultati eccezionali: il 97% delle aziende zootecniche è stato vaccinato, con una copertura del 95% dei capi bovini. Forte di questi numeri, il Nord-Est dell’isola lancia la richiesta alle istituzioni regionali e nazionali la concessione di deroghe per riprendere la movimentazione degli animali. Un passo fondamentale per ridare ossigeno alle aziende che più di tutte «hanno dimostrato serietà, rispetto delle regole e senso di responsabilità», sottolinea Coldiretti Sardegna.

«Il quadro epidemiologico è profondamente mutato – spiega il presidente Battista Cualbu –, grazie all’impegno straordinario degli allevatori, la campagna vaccinale ha raggiunto livelli di copertura tra i più alti d’Italia. Per questo abbiamo scritto ufficialmente alle autorità competenti a livello regionale e nazionale per lanciare la nostra richiesta: confidiamo che si possa arrivare quanto prima all’eliminazione delle zone di restrizione, non solo in Gallura ma in tutte le aree virtuose che hanno seguito le regole».

Il presidente di Coldiretti si dice ottimista sull’esito delle interlocuzioni in corso con le istituzioni. «Siamo convinti che a breve ci potranno essere buone notizie», ha aggiunto, evidenziando come sia fondamentale premiare gli sforzi della stragrande maggioranza delle aziende che hanno aderito alla campagna. «È necessario un doppio binario: sostegno concreto e riconoscimento del lavoro corretto fatto da chi si è messo in regola. La possibilità di movimentare e commercializzare i capi è vitale per le nostre aziende, che continuano a perdere economia ogni giorno di fermo», ha concluso Cualbu non prima di ricordare anche l’urgenza dell’erogazione dei ristori già stanziati ma non ancora pervenuti alle imprese.

L’obiettivo è ora estendere il modello Gallura alle altre zone dell’isola che hanno dimostrato lo stesso rigore, per consentire una riapertura graduale e sicura delle attività e salvaguardare l’intero comparto zootecnico regionale.

Sulla gravità della crisi economica si è soffermato anche Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna. «Il comparto bovino ha pagato un prezzo altissimo in termini economici. La sospensione delle movimentazioni e il blocco delle vendite hanno generato perdite pesantissime, con un impatto diretto sulla liquidità delle aziende e sulla tenuta dell’intero sistema. È indispensabile ripristinare al più presto tutti i canali commerciali: ogni giorno che passa è un giorno perso nella competizione dei mercati, nella fidelizzazione dei clienti e nella valorizzazione di un prodotto, quello sardo, che aveva raggiunto livelli di qualità e di richiesta altissimi. Dobbiamo ridare fiato alle aziende che hanno fatto tutto ciò che era richiesto, e oggi meritano di poter ripartire», chiude Saba.

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