• 5 Dicembre 2024
  •  

Approvata in Australia legge che impedisce l’uso dei social sotto i 16 anni di età

Bambini e social
Il tema sull’utilizzo dei telefonini da parte dei minori è stato affrontato a Roma in un convegno ospitato nella Sala Matteotti della Camera dei deputati dal titolo “Smartphone e minori: rischi e prospettive”.

ROMA | 28 novembre 2024. Il cellulare si è ormai ritagliato un ruolo integrante nella vita quotidiana, anche per i ragazzi, e offre opportunità di apprendimento, intrattenimento e connessione con gli altri. Tuttavia, un uso distorto o eccessivo del telefonino può comportare rischi significativi. Tra questi, la perdita della privacy, il cyberbullismo, la dipendenza digitale e l’esposizione a contenuti inappropriati, che possono avere un impatto negativo sullo sviluppo emotivo, sociale e cognitivo dei più giovani.

L’abuso dello smartphone può inoltre incidere negativamente sulla qualità del sonno, favorire l’isolamento e limitare le interazioni reali con familiari e amici. Anche la sovraesposizione ai social media può contribuire a problemi di autostima, generando ansie legate all’apparenza o alla ricerca di approvazione virtuale.

Per questo motivo, è fondamentale che i genitori, gli educatori e la società nel suo insieme accompagnino i minori verso un uso consapevole della tecnologia. Creare regole chiare sull’utilizzo, favorire momenti di disconnessione e proporre attività alternative, come la lettura o lo sport, può aiutare i ragazzi a sviluppare un equilibrio sano tra mondo digitale e realtà. È inoltre importante che le giovani generazioni vengano educate al senso critico, affinché possano riconoscere e gestire i potenziali pericoli in cui possono incorrere navigando nel web.

Di questo e altro si è parlato oggi nel corso del convegno ospitato alla Sala Matteotti della Camera dei deputati dal titolo ‘Smartphone e minori: rischi e prospettive‘, incentrato proprio sull’uso e sull’abuso dei dispositivi elettronici da parte dei più piccoli. Un problema che in Australia è stato affrontato approvando una legge che vieta l’accesso ai social media ai minori di 16 anni. Il provvedimento, approvato con ampio consenso bipartisan dal Parlamento, impone alle piattaforme come X (ex Twitter), TikTok, Instagram e Facebook di adottare “misure ragionevoli” per impedire la creazione di account da parte degli adolescenti. Si tratta della normativa più restrittiva al mondo in materia di utilizzo dei social network da parte dei minori.

Convegno Roma social e minori

«Il confronto di oggi fra politica, scienza e società civile sul tema della limitazione dell’uso degli smartphone per i minori – ha affermato il questore della Camera Filippo Scerra, che ha organizzato l’incontro – è stato un momento prezioso. Da qui ripartiamo con maggiore consapevolezza per arrivare a dare risposte concrete alle famiglie e ai nostri bambini. È un tema urgente: lo dimostra il fatto che proprio in queste ore in Australia è stata approvata una legge che impedisce l’uso dei social sotto i 16 anni. Guardiamo a quello che succede con interesse e costruiamo un nostro modello italiano a tutela dei più piccoli».

«A maggio – ha aggiunto – ho presentato la mia proposta di legge che pone un divieto di utilizzo dei dispositivi digitali per i minori fino a 3 anni e ne chiede una regolamentazione e limitazione per i minori da 3 a 12. Adesso spero che il suo iter possa procedere spedito sempre con un approccio costruttivo e di confronto con le altre forze politiche».

Il presidente della Società italiana di pediatra preventiva e sociale (Sipps), Giuseppe Di Mauro, ha spiegato che «la tematica oggi è assolutamente importante. E dobbiamo affrontarla sotto il profilo della prevenzione».

«Il problema – ha sottolineato il direttore del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, Daniele Novara – è quello dell’età, non quello della tecnologia. Come non facciamo guidare l’auto ai bambini, allo stesso modo la società deve tutelare le persone più deboli con apposite norme».

«La prevenzione e la sensibilizzazione davanti a un’emergenza sanitaria globale che riguarda infanzia e adolescenza sono decisive. Oggi – ha evidenziato Donatella Fiore, psichiatra supervisore della Società italiana terapia comportamentale cognitiva – fra il 10% e il 20% dei più piccoli hanno problemi di salute mentale».

«Oggi – le parole del presidente dell’Associazione italiana sociologia, Stefano Tomelleri – si utilizza lo smartphone come mediatore di riconoscimento sociale. Gli effetti sono quelli di minor benessere, minori prestazioni scolastiche e accademiche. Oltretutto un uso precoce degli smartphone non impatta neanche positivamente sulle competenze digitali».

Secondo la presidente dell’Associazione italiana genitori (Age), Claudia Di Pasquale, «serve rendere chiari i rischi dell’uso dei dispositivi. Oltre a prevedere un divieto serve una comunicazione chiara e diffusa».

Al convegno ‘Smartphone e minori: rischi e prospettive’ sono intervenuti anche i parlamentari Simona Malpezzi (Pd), Lavinia Mennuni (FdI), Andrea Quartini (M5s) e il deputato regionale siciliano Carlo Gilistro (M5s).

Leggi le altre notizie su Logudorolive.it

Se vuoi ricevere gli aggiornamenti di Logudorolive nella tua casella di posta, inserisci il tuo indirizzo e-mail nel campo sottostante.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.