• 19 Aprile 2024
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L’Asl di Sassari pronta a sostenere lo sviluppo della filiera bovina

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«Accompagneranno tutte le aziende di allevamento in un percorso di crescita qualitativa e quantitativa attraverso un’interazione sistemica e costante. Porteremo avanti, insieme all’Università, la proposta di un master universitario di secondo livello in veterinaria aziendale del comparto zootecnico». Lo ha riferito ieri il direttore generale Sensi durante il convegno “La Sanità pubblica incontra gli allevatori dei bovini da carne: criticità e prospettive”.

SASSARI. La produzione di carne bovina in Sardegna è un settore importante e in continua evoluzione. È fondamentale disporre di piani e misure per garantire la sicurezza e la qualità, nonché per migliorare e ridurre gli impatti ambientali. Il tema è stato messo al centro dall’Asl di Sassari nel convegno “La Sanità pubblica incontra gli allevatori dei bovini da carne: criticità e prospettive” tenuto giovedì 27 aprile nella sala convegni della Promocamera di Sassari.

All’incontro hanno partecipato il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi, il rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Gavino Mariotti, il presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Sardegna, Piero Maieli, i rappresentanti delle principali Associazioni di categoria, come Coldiretti, Confagricoltura, CIA, COPAGRI, AARS, il preside dell’ordine dei Veterinari, Andrea Sarria e la presidente dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, Piera Angela Sechi.

«L’Asl di Sassari, insieme alla Regione Sardegna – ha affermato il direttore Sensi –, accompagneranno tutte le aziende di allevamento in un percorso di crescita qualitativa e quantitativa attraverso un’interazione sistemica e costante. Porteremo avanti, insieme all’Università, la proposta di un master universitario di secondo livello in veterinaria aziendale del comparto zootecnico, per dare nuova spinta al lavoro libero professionale dei veterinari e allo stesso tempo creare figure in grado di supportare fattivamente le aziende. Ci proponiamo come partner istituzionale per sostenere lo sviluppo della filiera bovina, anche nell’ottica della crescita del settore socioeconomico del Nord Sardegna».

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Da sin.: Flavio Sensi, Piero Maieli, Franco Sgarangella.

Sulla base di questa visione nei scorsi giorni Sensi ha firmato la delibera di istituzione del primo Dipartimento di Prevenzione Veterinaria della Sardegna. «Un inedito – ha detto il Direttore dell’Asl di Sassari –, dedicato esclusivamente a supportare la filiera dell’allevamento bovino, ovino e suinicolo. Tutti gli allevatori avranno in questo modo un riferimento per le esigenze delle aziende a garanzia della qualità dei prodotti, del benessere animale, dei lavoratori e, soprattutto, a tutela del consumatore».

«Tracciabilità, rintracciabilità, certificazione del rischio degli allevamenti e sostenibilità ambientale dell’allevamento bovino sono i punti strategici sul quale puntare per far crescere ulteriormente il settore», ha evidenziato Franco Sgarangella, direttore del Dipartimento di prevenzione veterinaria del Nord Sardegna e organizzatore della giornata. «Dall’incontro odierno è emerso come l’allevamento del bestiame sia compatibile con le tematiche ambientali e come siano state introdotte normative, controlli ufficiali e pratiche di allevamento, orientati al rispetto del benessere e della salute animale, della necessità di contrastare l’abuso, non controllato, dei farmaci, della sostenibilità ambientale secondo l’approccio One Health che mette insieme Uomo-Ambiente-Animale in un sistema integrato», ha evidenziato Sgarangella ricordando come dal mondo delle associazioni di categoria «sia arrivata una netta contrarietà all’introduzione dei prodotti di laboratorio, come la così detta carne sintetica».

«L’Università, ha detto il Rettore Gavino Mariotti, da un punto vista della ricerca vuole essere presente nel sistema per portare il proprio contributo e migliorare, insieme, il settore».

«Dal confronto nascono le idee ed è per questo che invito gli allevatori a portare la stessa caparbietà che dimostrate quotidianamente andando in campagna, nei tavoli politici, per dare evidenza pubblica alle criticità del settore e alle proposte che arrivano da voi». Così Piero Maieli, presidente della commissione regionale delle Attività produttive, che ha sin da subito sposato la proposta lanciata dall’Asl di Sassari sul master di II livello «che potrebbe rendere nuovamente appetibile la libera professione dei veterinari che, con la nuova formazione, potrebbero realmente sostenere le aziende in un processo di sviluppo», ha sottolineato Maieli.

Durante l’incontro Giuseppe Bitti, del Servizio di Sanità animale e anagrafi zootecniche della Asl di Sassari, ha affrontato la questione della “Filiera bovina, tracciabilità e rintracciabilità”, Gavino Benenati, del Servizio di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche della Asl di Sassari, il tema “classyfarm: una nuova sfida per l’allevamento bovino”, Mondina Lunesu, del Dipartimenti di agraria dell’università degli studi di Sassari, ha affrontato invece l’argomento riguardante la “sostenibilità della filiera della carne bovina”.

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