Criminalità organizzata, il gruppo Uniti per Todde chiede una commissione d’inchiesta e vigilanza

Per i consiglieri, la presenza in Sardegna di detenuti al 41-bis e l’arrivo di ingenti risorse pubbliche richiedono l’istituzione di un organismo dedicato.
CAGLIARI | 12 dicembre 2025. I consiglieri regionali Sebastian Cocco, Giuseppe Frau e Valdo Di Nolfo, del gruppo Uniti per Todde, hanno presentato al Consiglio regionale una richiesta formale di istituzione di una Commissione consiliare permanente di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della criminalità organizzata, delle infiltrazioni mafiose e della corruzione in Sardegna.
L’iniziativa nasce in seguito alla grande e partecipata assemblea promossa dal Comune di Uta, che ha messo in evidenza l’urgenza di dotare la Regione di uno strumento stabile di monitoraggio, e dalla necessità di rafforzare gli strumenti di controllo democratico in una fase segnata da ingenti investimenti pubblici, dall’attuazione del PNRR e da grandi progetti strategici come l’Einstein Telescope.
«La Sardegna non può essere solo un terminale delle scelte altrui — dichiara Sebastian Cocco, primo firmatario della richiesta —. La presenza nell’Isola di detenuti al 41-bis e in alta sorveglianza, la vulnerabilità degli appalti e l’enorme mole di risorse pubbliche che transita nel sistema regionale richiedono un ruolo attivo del Consiglio nella prevenzione delle infiltrazioni criminali e nella tutela della legalità».
«Serve uno sguardo vigile e continuativo — aggiunge Giuseppe Frau —. Gli enti locali, la sanità, le società partecipate e l’intero sistema degli appalti sono oggi esposti più che mai. Una Commissione permanente garantirebbe trasparenza, monitoraggio costante e capacità di intervento preventivo».
«Oggi contrastare i fenomeni criminali significa anche saper leggere i dati — conclude Valdo Di Nolfo —. Per questo riteniamo fondamentale dotare il Consiglio di strumenti digitali e di intelligenza artificiale, capaci di tracciare i flussi finanziari e individuare tempestivamente eventuali anomalie. È un passo decisivo per rafforzare la credibilità delle nostre istituzioni».
I contenuti completi della richiesta verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa prevista per la prossima settimana.
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