Giave. Contratto di gestione della casa di riposo scaduto da quasi 2 anni, l’ex sindaca Uras chiede chiarimenti

La capogruppo della minoranza Maria Antonietta Uras denuncia i ritardi nella procedura per l’affidamento dell’Istituto San Michele, ancora in capo alla coop. Platamona.
GIAVE | 4 novembre 2025. Sono trascorsi quasi due anni dalla scadenza del contratto di gestione della Casa di riposo Istituto San Michele di Giave, avvenuta nel gennaio 2024, senza che sia stata completata la procedura per il nuovo affidamento. Una situazione che sta alimentando tensioni tra l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gian Mario Chessa e l’opposizione capeggiata dall’ex sindaca Maria Antonietta Uras.
«Oggi è il 3 novembre 2025 e a gennaio 2026, ciò tra 2 mesi circa, raggiungeremo i due anni di ritardo nella gestione della Casa di riposo Istituto San Michele», denuncia la Capogruppo. Una gestione in capo alla Cooperativa Platamona Srl dall’11 gennaio 2019, da quando è stato firmato il contratto tra la responsabile e la sindaca Uras, con il quale si stabilivano tutte le clausole relative alla conduzione della Casa di riposo giavese. Struttura inaugurata dall’Amministrazione del tempo in concomitanza con la Festa della Repubblica del 2 giugno 2019. Nel contratto era prevista una proroga di ulteriori 5 anni oppure l’affidamento tramite nuova gara, ad altra gestione appaltante.
«La mia Amministrazione – spiega la Capogruppo – aveva proceduto al confezionamento e stipula del contratto redatto ex novo, dove però aveva dovuto seguire tutte le clausole già contenute nel bando di gara predisposto e pubblicato dall’Amministrazione precedente nel 2014, che aveva affidato la gestione dell’Istituto San Michele a Platamona Srl a seguito di vincita della gara. Sempre la mia Amministrazione, dopo aver completato tutti i lavori dell’immobile per un importo di circa centomila euro e le pratiche di collaudo dell’Istituto con i Vigili del Fuoco ed altri Enti preposti, aveva poi proceduto a far firmare il contratto alla Cooperativa che, come già detto, aveva vinto la gara espletata nel 2014».
All’inizio del 2025, l’ex Sindaca ha quindi inviato a nome del gruppo di opposizione una PEC in data 23 gennaio al Responsabile dei Servizi Sociali, sottolineando la scadenza del contratto, ma non ha ricevuto alcun riscontro. Inviato un ulteriore sollecito il 5 febbraio, la risposta è arrivata dopo circa 30 giorni, chiarendo solo che il procedimento della gestione Istituto era passato dall’Ufficio Servizi Sociali all’Ufficio Tecnico. Uras ha quindi inoltrato il 17 febbraio una comunicazione al Responsabile dell’Ufficio Tecnico, in cui chiedeva chiarimenti sulla gestione, visto che era scaduta da un anno, e la documentazione probante, riguardante il nuovo bando e la nuova gara, oppure sulla proroga della gestione.
L’Ufficio Tecnico ha risposto con PEC del 21 febbraio, chiarendo che era stato nominato il RUP – Responsabile Unico del Procedimento con atto di giunta datato 22.12.2023 per “Redazione Atti di Gara e Gestione procedura di Affidamento di Concessione come Comunità Alloggio e Integrata dell Istituto San Michele”. Nella stessa missiva si comunicava inoltre che, con determinazione del 10.01.2024, era stato prorogato ai sensi dell’art. 120 comma 11 D.Lgs. 36/2023 il servizio di concessione della struttura Istituto San Michele in favore dell’operatore Società Istituto Platamona Srl per un periodo non superiore a mesi 8 e comunque sino all’espletamento delle procedure di scelta del nuovo contraente per l’aggiudicazione del servizio. Sempre il Responsabile dell’Ufficio Tecnico, nonché Responsabile del Procedimento, ha chiarito infine che, con determinazione del 31.12.2024, si era proceduto all’affidamento diretto all’operatore economico ditta Myo Spa del Servizio di Supporto esterno al Rup per “Redazione Atti di Gara e Gestione procedura di Affidamento in concessione del Servizio di Comunità Alloggio e Integrata per anziani Istituto San Michele sito in Viale Italia a Giave».
Visto lo stallo della situazione, la Capogruppo di minoranza ha richiesto dal mese di giugno che venisse affrontato in Consiglio il tema della gestione Istituto San Michele. «Ho inoltrato diverse PEC al Sindaco, un’Interrogazione in Consiglio Comunale, senza però ricevere alcuna risposta scritta», sottolinea Uras, ricordando che l’unica risposta è stata che “si sta procedendo all’espletamento della gara e delle procedure di concessione”. Peccato che sono passati quasi due anni dalla scadenza contrattuale».
«Se l’Amministrazione Chessa avesse avuto intenzione di prorogare la gestione si sarebbe dovuta muovere per tempo e non aspettare alla scadenza del Contratto», sottolinea ancora la Capogruppo. «Nel 2014, l’Amministrazione Deiana con il Segretario e l’ufficio dei Servizi Sociali – ricorda Uras – hanno redatto i documenti del bando di gara e relativa procedura di gestione Istituto San Michele in totale economia, cioè senza spendere un centesimo mentre per quanto riguarda l’Amministrazione Chessa, non solo l’Ufficio dei Servizi Sociali non ha concluso le operazioni nei tempi ma, a ridosso della scadenza contrattuale, ha passato le pesanti responsabilità all’Ufficio Tecnico che, già sobbarcato di lavoro proprio, ha dovuto ricorrere a un aiuto. Ed è così che è stato richiesto e nominato un supporto al Rup, stipulando la convenzione con la società Myo Spa per l’importo di 18600 euro, spesa sulle tasche del Comune che poteva essere evitata».
«È stata chiesta negli ultimi mesi, con diverse PEC – prosegue Uras –, la discussione del problema in Consiglio comunale, anche attraverso una mia Interrogazione. La risposta del Sindaco? Sempre la stessa, tramite PEC: “Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico ha già chiarito tutto nella nota del 21 febbraio 2025“. E ancora: “In base al regolamento del Comune di Giave, non possono essere inserite Interrogazioni quando ci sono punti all’odg che riguardano il bilancio perciò, siccome tutti i Consigli che si fanno riguardano il Bilancio o ratifiche di delibere riguardanti il Bilancio, questo punto all’ordine del giorno non è stato mai inserito“».
«Ebbene – fa presente la Capogruppo –, poteva essere allora convocato un Consiglio comunale solo con questo punto all’odg visto che lo avevo richiesto con insistenza, giusto per spirito di collaborazione, ma niente… Sta di fatto che sono passati quasi due anni a oggi 3 novembre 2025 e la gestione è sempre in mano a Platamona Srl. Non è stato infatti pubblicato alcun bando e nessuna procedura di affidamento della gestione Istituto San Michele è stata conclusa. A questo punto mi chiedo: è legittima una proroga di due anni senza che vengano dettagliatamente elencate le motivazioni che hanno causato tale ritardo? Credo di no!».
L’ex Sindaca solleva anche altre questioni rimaste in sospeso durante i cinque anni di mandato dell’Amministrazione Chessa, che terminerà nella primavera 2026 con le nuove elezioni (rinviate per effetto del Covid dal previsto ottobre 2020). Tra queste: i ritardi nell’adozione del Piano Urbanistico Comunale, già avviato dall’amministrazione precedente; la mancata realizzazione dell’ecocentro, nonostante il progetto fosse già approvato; la sospensione di servizi come la colonia marina per i bambini e i soggiorni per gli anziani; e la richiesta di spostare l’orario delle sedute dei Consigli comunali, quasi sempre convocai alle 13.
«Sono 5 anni che chiediamo inoltre con PEC e mail che ci vengano inviati gli atti del Consiglio, così come avveniva durante la mia Amministrazione e quella precedente, che li inoltravano spontaneamente, anche se non era contemplato dal regolamento del Consiglio Comunale. Ci sarebbe tanto altro da aggiungere ma mi fermo qui, perché tutto questo basta e avanza … Penso che sarebbe bastato un pizzico di sensibilità in più e più rispetto verso la minoranza, tutto qui!», conclude l’ex sindaca Maria Antonietta Uras.
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