• 12 Maggio 2025
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Il grande organettista Mario Bande ricordato a Bultei con un memorial

Memorial Mario Bande
Davanti a un pubblico partecipe, celebrato il grande musicista che fece danzare intere generazioni.

BULTEI | 12 maggio 2025. Grande successo a Bultei per il “Memorial Mastru Mario Bande”, ideato e organizzato da Giovanna e Marieddu Bande, titolari del museo che espone i “cimeli” del grande organettista. Applausi per l’esibizione dei giovanissimi musicisti Antonio Tanda (7 anni) e Sebastiano Fenu (10 anni) e delle bravissime “Ragazze di Casa Bande” con il minifolk “Prendhas”, in una serata brillantemente condotta dal pattadese Pietro Lavena. I brani che hanno reso famoso Bande sono stati eseguiti da noti suonatori di organetto diatonico provenienti da tutta l’Isola: Miriam Costeri, Martino Deluigi, Ireneo Massidda, Gianpaolo Piredda, Giuseppe Roccu, Bastiano Pala, Nicola Goddi, Evangelista Piras, Gianuario Mugoni, Antonello Falchi Bande e lo stesso Marieddu Bande. La figura del grande organettista è stata disegnata dagli interventi di Tonino Dettori (ex sindaco di Anela), Ireneo Massidda (docente di Musica), Mino Meloni (presidente nazionale dell’Unione Folklorica Italiana) e del sindaco di Bultei Daniele Arca.

In particolare, nell’intervento di Dettori sono stati raccontati dei momenti della vita privata di Mario Bande, che conobbe la moglie Peppina Leoni nel 1920 ad Anela quando, appena ventenne, si esibì sul palco della festa dei santi Cosma e Damiano. Da lei ebbe cinque figli, tre maschi e due femmine, che nacquero a Bultei dove Mario Bande si trasferì nel 1921 e che non lasciò più e in cui stabilì la sua impresa edile. Una ditta fortunata, che costruì, tra le altre cose, le scuole elementare e materna, il lavatoio comunale, e che «contribuì a migliorare lo stile di molte abitazioni del paese suggerendo l’utilizzo di nuovi colori e decorazioni delle facciate delle case di civile abitazione».

Ma la sua vera passione era l’organetto, che iniziò a suonare ad appena otto anni. A Bultei portò con sé una passione innata per la musica ed i balli popolari in un tempo in cui le fonti di ispirazione musicale erano limitate. Fu lui a introdurre “Su Passu Torrau”, elaborandolo e introducendovi canti originali che incitavano i ballerini nelle loro esibizioni, creando “Su Passu cantadu” e facendolo conoscere in tutta l’Isola.

I suoi contatti con tziu Contazzeddhu, suonatore locale in forma privata di “Sa Dansa”, con un repertorio ridotto a tre o quattro passaggi, ispirarono Mario Bande a rielaborare “Sa Dansa Urteina” creando variazioni nuove, autentiche e originali. Il tutto, come scrive Antonello Falchi Bande – di cui Mario era nonno e che gli ha trasmesso le doti artistiche – con un’intelligenza musicale naturale e un forte senso del ritmo, aggiungendovi alcuni passaggi inediti, adattandola ai gusti e alle esigenze dei numerosi ballerini che partecipavano alle feste del tempo, rendendo il ballo più vario, dinamico e coinvolgente con canti originali, trasformandola in un’esperienza unica, ricca di vivacità, allegria e spirito di comunità. Queste novità contribuirono a definire decisamente un’identità folclorica chiara e riconoscibile non solo a Bultei, ma anche nei paesi vicini, in particolare ad Anela, dove spesso si esibiva. Aveva altresì reinterpretato “Sa Mamoiadina” riuscendo a tradurre i passaggi vocali in melodie per organetto, arricchendoli talvolta con variazioni nate spontaneamente dalla sua sensibilità e dal profondo sentimento per la tradizione dei balli cantati, scrive ancora il nipote.

Tra le creazioni di Mario Bande c’è anche “Sa Marcetta”, un ballo cantato pensato per i giovani ma apprezzato anche dagli anziani, che gli diede ulteriore gloria. Il suo talento, unito al carattere gioviale, fece sì che le famiglie facessero a gara per assicurarsi la sua presenza in fidanzamenti e matrimoni, battesimi e cresime. Lo stesso facevano i comitati delle feste patronali e delle manifestazioni prestigiose come la Cavalcata Sarda a Sassari, il Redentore a Nuoro e Sant’Efisio a Cagliari. Accompagnò il gruppo di Bultei in Spagna e il gruppo folk di Anela prima a Nuoro, nel 1977, in occasione della sessione Sarda dell’Europeade del Folklore e successivamente, nel 1978, a Vienna, per l’edizione austriaca della stessa Europeade.

Dal 2023 opera a Bultei un’associazione culturale a lui intitolata, ospitata nella casa-museo Bande, che porta avanti l’ambizioso e significativo progetto “Tramandare” per conservare e far conoscere i balli e i canti del grande maestro. Nel museo sono esposti organetti, spartiti musicali (sull’importanza dei quali si è soffermato con competenza nel corso della conferenza il professor Ireneo Massidda), costumi di un tempo, documenti, libri di musica e non solo, ma anche le sue fotografie, alcune delle quali sono state proiettate nel corso del Memorial. Alcuni spartiti sono stati donati al Comune di Bultei, nelle mani del sindaco Daniele Arca, e saranno esposti in municipio.

A.C.

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