• 29 Maggio 2025
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Il M5s fa quadrato intorno alla presidente Todde. Fratelli d’Italia chiede di andare al voto

Alessandra Todde
Si accende lo scontro tra il Movimento 5 stelle e il centrodestra dopo il Tribunale di Cagliari ha respinto il ricorso di Alessandra Todde contro l’ordinanza-ingiunzione di decadenza del Collegio regionale.

CAGLIARI | 28 maggio 2025. Il Movimento 5 stelle fa quadrato intorno alla presidente Todde, dopo che il collegio della prima sezione civile del Tribunale ordinario di Cagliari ha respinto il suo ricorso contro l’ordinanza-ingiunzione di decadenza presentata dal Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello lo scorso 3 gennaio. Dal canto suo il gruppo di Fratelli d‘Italia in Consiglio regionale, dà per conclusa la legislatura e chiede di dare la parola agli elettori.

Michele Ciusa (M5s): «Al fianco della presidente Todde, andiamo oltre le speculazioni politiche»

«Il Movimento 5 stelle – afferma Michele Ciusa – ha sempre rispettato le istituzioni e gli organi preposti a decidere, come in questo caso il Tribunale di Cagliari. Pertanto, rispettiamo la sentenza di oggi pur non condividendola nei contenuti. Il Movimento 5 stelle è al fianco della presidente della Regione Alessandra Todde e lo sarà sempre, anche quando verrà presentato il ricorso, perché riteniamo sia giusto che si difenda in tutte le sedi consentite, come prevede la Costituzione. Noi andiamo avanti sereni perché siamo convinti delle nostre ragioni e soprattutto del voto popolare che ha scelto la Presidente Todde. E da quel giorno stiamo lavorando in tutti gli ambiti per rilanciare la Sardegna. Per noi la cosa più importante di tutte resta risollevare la nostra terra, risolvere i problemi e creare nuove opportunità. Continuiamo la nostra battaglia su tutti i fronti e rimandiamo le strumentali considerazioni al mittente, ovvero a tutti coloro che oggi vogliono speculare ancora una volta su questa situazione. A noi interessa rispondere con il lavoro e con i fatti».

FdI: «La legislatura è finita. stop all’accanimento terapeutico, la parola agli elettori»

«Le 65 pagine del Tribunale – controbattono i consiglieri di Fratelli d’Italia – confermano che la legislatura è giuridicamente finita, ma politicamente non è mai iniziata, grazie all’inerzia e all’inconcludenza di Giunta e maggioranza. Sono stati cancellati anche gli ultimi dubbi, perciò è giunto il momento di porre fine all’accanimento terapeutico e dare la parola agli elettori. Si è perso già troppo tempo in inutili sfide giudiziarie, dando vita ad un caos istituzionale senza precedenti. L’inettitudine dei pentastellati, quelli di ‘onestà, onestà’ e ’uno vale uno’, determinerà la decadenza del Consiglio regionale e la non trasparente gestione della campagna elettorale della presidente Todde (il Tribunale scrive: ‘violazioni sostanziali e gravi, oltre che plurime’) resterà nella storia dell’autonomia sarda».

Desirè Manca (M5s): «Taccia chi ha crocifisso la Sardegna»

Non ci sta l’assessora pentastellata Desirè Manca, che risponde agli attacchi dell’opposizione. «Gli unici chiodi di cui può parlare il centrodestra sono quelli che hanno utilizzato per cinque anni per tenere ancorate le loro poltrone che hanno rischiato innumerevoli volte di volare sotto un ciclone di indagini e scandali. Gli stessi chiodi che per cinque anni hanno crocifisso la Sardegna e i sardi. È bastato il solo primo grado di giudizio perché la minoranza riprendesse la cantilena sulla legislatura interrotta. Anzi no, mai iniziata. Questo il tenore degli ululati a più voci della minoranza, neanche ci fossimo fatti rubare un computer portatile dall’auto il giorno prima di una perquisizione.
Noi rispettiamo sempre e comunque la magistratura anche quando non ne condividiamo le conclusioni, e ci muoviamo per far valere le nostre ragioni con tutti i mezzi che leggi e regolamenti ci mettono a disposizione.
Se ne facciano una ragione i colleghi, se ne faccia una ragione chi sentenzia da oltre Tirreno, la legislatura è ancora lunga e la Sardegna non può aspettare. Noi andiamo avanti, senza tentennamenti, con la forza di chi sa che la nostra isola non può essere abbandonata, ancora una volta, alla predazione padana. Continuiamo a lavorare con serietà, impegno, e determinazione. Chi ha lasciato in macerie la Sardegna dovrebbe soltanto tacere», conclude Manca.

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