Il Premio Biennale Città di Ozieri ai cori “Gusana” di Gavoi, “Santu Nigola” di Ortueri e “Urisè” di Orosei

Riconoscimenti sono stati assegnati anche alle formazioni “Canarjos“ di Nuoro e “Cortes“ di Siurgus Donigala.
OZIERI | 11 dicembre 2025. Sono i cori Gusana di Gavoi e Santu Nigola di Ortueri, per la sezione “tradizionale”, e il coro femminile Urisè di Orosei, per quella “evolutiva”, i vincitori della XVI edizione del Premio Biennale Città di Ozieri per cori tradizionali sardi. Durante la serata, andata in scena sabato 6 dicembre nel gremito teatro civico “Oriana Fallaci”, hanno ricevuto riconoscimenti anche il coro Canarjos di Nuoro, migliore esecuzione del brano edito “S’aneddu“ (testo e musica di Bobore Nuvoli), e il coro Cortes di Siurgus Donigala guidato da Felice Cassinelli per la composizione “Chentza mai piedadi” (testo e musica di Ignazio Perra). La menzione, come migliore solista, è andata invece a Claudio Chironi, voce del coro Canarjos.
Prima dell’esibizione davanti al pubblico, tutti i cori in gara hanno affrontato la valutazione della giuria tecnica durante una audizione privata. Oltre alle formazioni vincitrici e menzionate, hanno partecipato al concorso anche i cori Osseli di Ovodda, e Pitanu Morette di Tresnuraghes. Presenti, ma fuori competizione, il coro maschile Priamo Gallisay di Nuoro e il coro Città di Ozieri. L’appuntamento è stato arricchito, inoltre, dalla partecipazione, come ospiti, degli Istentales e la cantante californiana Sherrita Duran.

Il coro Gusana, diretto dal maestro Claudio Deledda, ha vinto con il brano “S’istella est rodeande a un isteddu”, arrangiato dallo stesso maestro. Il testo, che parla di un amore impossibile, è tratto da un’opera del ‘700 di Cantoni Buttu, artista analfabeta, uno dei capisaldi della poetica gavoese. La musica richiama il tipico “passu torrau” di Gavoi.

Il coro Santu Nigola si è imposto invece con il brano “Binos fortes”, desunto da una composizione del poeta ortuerese Ignazio Onali, armonizzato dal maestro Federico Di Chiara secondo le formule del “muttettos“. Parla in maniera ironica delle battaglie fra produttori di vino locale.
La formazione femminile Urisè, guidata dalla maestra Daniela Contu, si è aggiudicata la sezione “evolutiva” con “Un annu ‘e coro”, testo di Franceschino Satta sapientemente musicato dal maestro Gianpriamo Incollu. Nella canzone, l’augurio per il primo anno di vita di una bimba.
Anche questa edizione della Biennale si è distinta per la qualità delle proposte e l’esecuzione dei cori, che qualificano ai vertici lo storico concorso regionale. Prossimo appuntamento fissato per il 2027.
Giuseppe Mattioli
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