• 3 Ottobre 2025
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Lavoro nero e violazioni sulla sicurezza: controlli e sanzioni in 29 aziende del Nuorese

Carabinieri Tutela Lavoro 2
Bilancio dell’attività portata avanti negli ultimi due mesi dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Nuoro.

NUORO | 3 ottobre 2025. Violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, impiego di manodopera in nero, irregolarità contrattuali e un caso di tirocinio fraudolento. È quanto emerso dai controlli effettuati negli ultimi due mesi dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Nuoro, con il supporto delle Stazioni dell’Arma territoriale e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Nel complesso, le verifiche hanno portato alla sospensione di un’attività imprenditoriale, a sanzioni e ammende per 56.800 euro e al recupero di contributi previdenziali e assicurativi per 5.500 euro.

L’attività ispettiva ha interessato 29 aziende in diversi Comuni della provincia, tra cui Bitti, Ortueri, San Teodoro, Siniscola, Suni, Bosa, Baunei, Santa Maria Navarrese e Bari Sardo. I controlli hanno riguardato in particolare i settori dell’edilizia, della ristorazione, del commercio e degli esercizi pubblici.

Su 78 posizioni lavorative esaminate, 63 sono risultate irregolari, 11 in nero. In un’impresa, la percentuale di lavoratori non regolarizzati ha superato il 10% del totale, determinando la sospensione dell’attività.

Per quanto riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro, 17 aziende presentavano violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, Nello specifico, mancata visita medica di idoneità per i dipendenti, utilizzo di passerelle e ponteggi non conformi alla normativa, assenza del piano di montaggio e smontaggio delle impalcature.

In alcune verifiche eseguite sulle attività commerciali e in quelle classificate come pubblici esercizi (bar, pasticcerie e ristoranti) sono stati invece scoperti lavoratori senza contratto e senza copertura previdenziale. In tre di esse sono state inoltre accertate violazioni dello Statuto dei Lavoratori: i responsabili avevano installato telecamere di videosorveglianza senza le necessarie autorizzazioni.

Un episodio particolare ha riguardato il titolare di un bar, che per mascherare un rapporto di lavoro dipendente già avviato in nero aveva attivato un finto tirocinio formativo. In questo modo, parte del costo del lavoratore veniva scaricato sul soggetto promotore e sull’INPS, che in cinque mesi hanno versato rispettivamente 750 e 1.500 euro.

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